L’agrivoltaico e la sperimentazione in laboratorio della gamma di colori della luce, per ottenere contemporaneamente cibo ed energia: vediamo come
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L’agrivoltaico è considerato a tutti gli effetti un settore fondamentale per il futuro energetico del Pianeta. Un segmento all’interno del mondo delle rinnovabili decisivo per il settore agricolo. Specie in questo momento storico dove gli sforzi tecnologici sono concentrati sulla corsa alle fonti rinnovabili, alla decabornizzazione della Terra e alla riduzione delle emissioni di Co2.
La situazione geopolitica e i rincari energetici stanno distruggendo e ostacolando il sistema produttivo e le innovazioni tecnologiche, in questo campo, diventano determinanti per superare la crisi. L’agrivoltaico è un metodo di produzione di energia sostenibile abbinata all’agricoltura che può rappresentare la soluzione del problema.
L’agrivoltaico e le luci rosse e blu per una produzione combinata
L’agrivoltaico, dunque, può produrre energia pulita contribuendo alla produzione agricola. Consiste in un impianto fotovoltaico posizionato su un terreno su cui si sviluppano attività agricole, in piena sinergia tra produzione elettrica e agricola. Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto dagli scienziati dell’Università della California, Davis, come ci rivela il blog di Beppe Grillo.
I ricercatori vogliono dimostrare come migliorare il sistema di coltivazione delle piante, posizionate all’ombra sotto i pannelli solari, attraverso l’utilizzo di uno spettro di luce ottimale. E’ possibile dunque ottenere contemporaneamente energia e cibo con la stessa impiantistica, dosando la luce corretta.
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Per dimostrare la teoria hanno indotto in laboratorio, in modalità controllata, la reazione delle piante alla stimolazione di diverse gamme di luce. In aggiunta hanno analizzato anche la sensibilità dell’energia solare. Dai dati ottenuti si è evidenziato come la luce di gamma rossa sia più efficace rispetto alla crescita delle piante, mentre la gamma di luce blu si allinea alla produzione di energia solare.
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L’idea è quella di utilizzare la luce solare come fonte di energia e contemporaneamente l’ombra generata dalle postazioni dei pannelli solari per produrre elettricità mentre si coltiva. Doppio raccolto dunque, quello classico e quello relativo ai chilowattora. Per adesso ci si riferisce a risultati da laboratorio ma gli sviluppi delle potenzialità della luce solare sono enormi. Potremmo produrre allo stesso tempo energia e cibo, per il fabbisogno mondiale sarebbe la svolta auspicata.