Rosa di Gerico, la famosa pianta della resurrezione: come coltivarla

Sapevate che esiste una pianta capace di stare in un stato di dormienza per tanto tempo, per poi riattivarsi? Si tratta della falsa rosa di Gerico, nota anche come pianta della resurrezione.

rosa gerico dormiente
Pianta-Pixabay-Orizzontenergia.it

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Nel corso dell’evoluzione, molte piante hanno sviluppato delle capacità di adattamento all’ambiente piuttosto fuori dal comune. Una di queste è quella della Selaginella lepidophylla, comunemente chiamata falsa rosa di Gerico. Questa pianta è abbastanza conosciuta, anche con il nome di pianta della resurrezione.

Sviluppata comunemente in un territorio desertico, posto tra l’America settentrionale e Messico, riesce ad entrare in una fase di dormienza che le permette di sopravvivere anche per diversi anni. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire altri dettagli su questa pianta.

Rosa di Gerico: tutto quello che c’è da sapere su questa particolare pianta

rosa gerico rosa
Fiori-Pixabay-Orizzontenergia.it

Questa pianta è abituata a stare in zone dove la temperatura è molto alta e può raggiungere anche picchi compresi tra i 35-40 gradi e le piogge sono molto poco frequenti. La pianta di Gerico, per svilupparsi, ha bisogno di umidità e il fatto stesso che le piogge non siano abbondanti e il clima sia desertico, quindi arido, fa sì che si venga a creare una condizione in cui la pianta vada in dormienza.

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Molto spesso questa pianta, raggomitolandosi su se stessa, si stacca dalle proprie radici e incomincia a rotolare, spostata dal vento, e andare in altre zone che possono essere più umide e attivarsi di nuovo metabolicamente. Si tratta di un fenomeno chiamato criptobiosi e che non è comune solo nelle piante ma anche in alcuni crostacei.

Infatti la criptobiosi avviene quando vi è una risposta metabolica a condizioni di ambiente estremamente avverso per permettere all’organismo di sopravvivere anche per molti anni, in attesa di condizioni ambientali più idonee. Nel caso della falsa rosa di Gerico, ciò che permette questa fase è sicuramente la produzione di uno zucchero disaccaride, chiamato trealosio, che permette per molto tempo alla pianta di restare in vita.

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Proprio per tutti questi motivi, è molto semplice avere cura di questa pianta tra le mura domestiche. Infatti, avendo una pianta nello stato di dormienza, l’unica cosa necessaria da fare è quella di non immergerla completamente nell’acqua, in modo tale da riattivarla. Una volta riattivata la pianta, l’accortezza da avere è quella di non lasciarla per molto tempo nell’acqua perché potrebbe marcire. Infine meglio non lasciarla alla luce diretta del Sole.

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