Vediamo che cosa ha deciso il Governo per contrastare la crisi del gas e il caro bollette: cosa aspettarsi per il 2023?
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Proprio a inizio 2023 ci saranno tante novità. In particolare, il mese di gennaio è decisivo, poiché il Governo ha studiato un piano per contenere il caro bollette e per far fronte alla crisi energetica che ha investito l’intera Europa. È da luglio che viviamo con l’incubo dell’incremento spropositato delle bollette del gas e della luce, ma cosa accadrà nell’anno nuovo?
La crisi energetica ha messo in ginocchio milioni di famiglie, costrette a tirare la cinghia per far fronte alle spese. Il paese si è impoverito e sono aumentati i poveri. Il Governo sta cercando di arginare la situazione, mettendo in campo alcune proposte interessanti. All’orizzonte, si prevede un piccolo spiraglio di luce. Cosa succede da questo mese?
Le novità del 2023 per quanto riguarda i rincari energetici e le bollette
Una delle novità è la frenata degli incrementi del prezzo del gas. Si è riusciti a stabilire un limite al prezzo del gas in tutta Europa. Ne ha parlato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, il quale afferma soddisfatto del nuovo accordo per il calo del prezzo della materia. Gas e luce, dunque, subiranno un calo sostanzioso.
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Il raggiungimento di un tetto massimo al prezzo del gas in tutta Europa è una conquista tutta italiana. Il mercato olandese riporta una quotazione del gas di circa 90 euro al Megawattora. Significa che le bollette saranno meno pesanti a partire da questo gennaio. A fine mese potremo notare i benefici di questo intervento, raffrontando i costi di gennaio con quelli di novembre e dicembre scorsi.
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Sicuramente un intervento benefico per tutti gli italiani e per tutti i cittadini europei. Ciò favorirà non solo le utenze domestiche, ma anche tutte le aziende. Un piccolo sospiro di sollievo in un clima generale ostico. Si stima che, nel primo trimestre del 2023, avremo un calo del costo dell’elettricità pari al 20%. Tuttavia, il problema è che i prezzi di luce, gas e carburante, decisamente più elevati rispetto agli anni precedenti, dovranno restare stabili per i prossimi due anni.