Qual è il luogo ideale per la conservazione della cipolla e dell’aglio, specialmente se questi sono stati già tagliati e sbucciati?
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In cucina, aglio e cipolla sono sempre presenti, utilizzati per la preparazione di numerose ricette e per arricchire qualsiasi pietanza. Ne abbiamo sempre in abbondanza, lasciati accanto al piano cottura, a portata di mano. Tuttavia, una volta aperti, spaccati e tagliati, questi bulbi dove devono essere conservati per non andare a male nel giro di poco tempo?
Occorre conservarli correttamente, in modo che possano mantenere proprietà, caratteristiche, sapore e odore. La conservazione di questi prodotti, però, è un po’ un mistero attorno al quale ruotano tante teorie. Chi suggerisce di lasciarli in dispensa, chi in frigorifero, chi addirittura sul davanzale, e chi in balcone, all’esterno di casa, oppure in una scatola, al buio.
L’obiettivo della conservazione è ovviamente quello di mantenere inalterate tutte le caratteristiche, evitando che un cibo possa ammuffire. Come fare? Prima di tutto, bisogna sapere che la giusta conservazione si effettua in posti freschi e asciutti. Non ci devono essere umidità né troppo calore, altrimenti aglio e cipolla vanno a male.
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Se si possiede una cantina, ad esempio, questo è un ottimo posto per la conservazione dei bulbi, magari messi all’interno di un cesto di vimini, avvolti in carta da giornale o in carta da cucina. La carta, infatti, riesce ad assorbire l’umidità, e la temperatura fresca della cantina agevola il loro mantenimento. Non è raro vedere le trecce di cipolla e le teste di aglio appese negli scantinati.
Ma se non si possiede una cantina? In tal caso, meglio riporre aglio e cipolla in dispensa, oppure all’interno di un ripiano della cucina, messi all’interno di un sacchetto di carta, come quello del pane, e al buio. In questo modo, questi si mantengono anche per un paio di settimane. Meglio evitare contenitori in plastica o in vetro, che non fanno arieggiare.
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Altrimenti, aglio e cipolla si possono mettere all’interno del frigo, conservati nel cassetto della frutta, per un massimo di tre giorni. Tuttavia, la conservazione in frigo non è mai consigliata, se non per un brevissimo periodo. Le temperature troppo basse, infatti, rischiano di alterare le caratteristiche dei prodotti, anticipando il processo di germogliazione e di muffa. Perciò, meglio conservarli in dispensa e all’interno di un sacchetto della carta.