Acquistare un termocamino di nuova generazione diventa più facile, gli incentivi messi in campo per il 2023 sono diversi.
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Lo Stato, a partire dal mese corrente mette a disposizione diversi incentivi per l’acquisto di un termocamino di nuova generazione. Incentivi e detrazioni fiscali riducono notevomente il costo della spesa, agevolando il cittadino per l’installazione del prodotto di riscalmaneto di nuova genrazione. Tuttavia, solo alcuni modelli rientrano nel Bonus statale.
Bisogna certificare l’acquisto di un prodotto a 4 stelle e ad alta efficenza. Soltanto con l’acquisto di un modello a ridotto impatto ambientale si può accedere agli incentivi e alle detrazioni fiscali. L’incentivo da richiedere è il Conto Termico, agevolazione offerta ai privati in modo tale che questi possano aumentare il livello di efficienza energetica in casa.
Incentivi e detrazione per alcuni modelli di termocamino di nuova generazione
Le agevolazioni previste per l’acquisto del termocamino di top gamma possono arrivare a coprire fino al 65% della spesa totale. Inoltre, per i privati, sono previste altre detrazioni per la sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile o carbone, con nuovi generatori a biomassa, più ecologici e sicuri. Ma esistono agevolazioni anche per le aziende agricole e forestali.
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Anche queste possono avviare la sostituzione dei vecchi generatori con quelli nuovi alimentati a biomassa. Soltanto questo tipo di aziende possono usufruire degli incentivi statali. I termocamini a nuova efficienza rientrano in questi incentivi, ma solo nel caso in cui dovessero sostituire stufe a legna, focolari e camini. Il nuovo generatore deve obbligatoriamente essere certificato.
I limiti imposti per il nuovo generatore sono un rendimento termico maggiore dell’85% e una certificazione ambientale non inferiore a 4 stelle. Tra le detrazioni fiscali, invece, troviamo due tipologie, che si basano sul tipo di lavoro svolto per l’installazione del generatore di calore:
- Ecobonus
- Detrazione del 50% sulla spesa
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Interventi di riqualificazione energetica, come in questo caso, possono ricevere una detrazione fiscale, valida ai fini IRPEF. La detrazione del 50% sulla spesa, invece, rientra nel Bonus Casa, cioè una detrazione per la ristrutturazione ripartita in 10 anni. Anche il Superbonus può rientrare tra gli incentivi, purché ci sia un efficientamente energetico, richiesto da privati e condomini, con un incremento di 2 classi energetiche.