L’innovazione avanza e le case automobilistiche puntano sull’elettrico, la produzione di auto con motori a benzina e diesel cesserà tra qualche anno.
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La data per la cessazione della produzione di automobili a motore benzina e diesel è stata stabilita già da tempo. Si tratta del 2035, anno in cui avverrà la sostituzione definitiva dei motori a combustibile fossile con quelli elettrici, più puliti e a minore impatto ambientale. Significa che, da questo anno in poi, le aziende smetteranno di produrre veicoli con motore tradizionale. Ma non è tutto.
A partire dal 2035 sarà vietato acquistare o vendere auto con motori tradizionali, i quali però non smetteranno di girare almeno fino al 2050. Perciò, se si acquista un’auto a benzina o diesel nel 2034, la si terrà fino alla fine, quando saranno dismessi i distributori di carburante, nel 2050. È la svolta del settore automobilistico per la mobilità sostenibile, anche se restano alcuni dubbi.
Tra poco più di un decennio, le fabbriche di auto produrranno soltanto veicoli elettrici, con la speranza che una macchina green sia alla portata di tutti e che le città siano attrezzate con l’installazione di colonnine per la ricarica. Nel frattempo, si sta cercando di puntare su una nuova tecnologia, chiamata E-Power. Di cosa si tratta?
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La tecnologia E-Power è un ibrido tra elettrico e benzina, un avanzamento di tecnologia ma che trascina con sé ancora il combustibile fossile. Un motore ibrido dalla caratteristica particolare: l’elettrico muove le ruote, mentre la benzina ricarica la batteria del veicolo, restando però disconnessa dalle altre componenti dell’auto.
La benzina, in questo caso, funziona come un generatore per attivare e per alimentare la batteria elettrica tramite un inverter. L’impatto sull’ambiente, con questa tecnologia, diminuisce notevolmente fin quasi ad azzerarsi. Un meccanismo importante che permette di guidare un’automobile elettrica, ma senza doverla caricare alla colonnina.
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Tuttavia, questa tecnologia è più inquinante rispetto all’elettrico definitivo, tanto che si emettono 120 grammi di CO2 dell’aria, contro i 50 grammi per km emessi con l’elettrico. Insomma, un’ottima soluzione per il momento, in attesa che arrivi il 2035, anno in cui accadrà la definitiva frattura con la tradizione e tutta la mobilità sarà rivoluzionata.