Quanto potere detiene il ginseng! Più di quanto sappiamo. Ecco che è arrivato il momento di valutare bene tutte le proprietà per sfruttarle al meglio.
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Quello che noi comunemente chiamato ginseng è la radice di Panax ginseng C.A. Meyer ed appartiene alla famiglia delle Araliaceae. Cresce spontaneamente nei paesi orientali quali Cina, Nepal e Corea. Vi sono altre specie di ginseng quali il japonicus – ovvero quello giapponese – e quello quinquefolius ossia il ginseng americano che cresce nelle foreste americane situate in Canada.
Per quanto concerne la lavorazione, si distingue il ginseng bianco che dopo la fase di pulizia viene essiccata e quello rosso dove la radice fresca viene lavorata a vapore a 90-100° C, per 2-3 ore e poi dopo essiccata. Il ginseng rosso ha un costo maggiore rispetto a quello bianco. Ma al di là di queste differenze, conosci le proprietà di questa preziosa radice?
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Il ginseng contiene delle sostanze che prendono il nome di saponine triterpeniche, i ginsenosidi, la cui quantità varia a seconda della specie nonché della lavorazione: il ginseng bianco contiene all’incirca il 2-3% di ginsenosidi, mentre il rosso l’1%. Il ginseng ha numerose funzioni benefiche per il nostro organismo: perfetto infatti per la resistenza sia di natura fisica che mentale, combatte lo stress ed il senso di fatica.
Per chi soffre di stanchezza, mancanza di appetito ed insonnia, dovrebbe assumere il ginseng per migliorare il proprio stato di salute. Non a caso è molto amato anche dagli sportivi che traggono dalla radice tutto il benessere utile per le competizioni sportive ed avere tutta l’energia necessaria. Usato altresì come immunostimolante, per la regolazione dei livelli di glucosio e lipidi. Sono numerose anche le persone che non rinunciano al ginseng per contrastare altri malesseri quali l’ipertensione e la disfunzione erettile. Merito dei ginsenosidi presenti.
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Il ginseng può essere comunemente consumato anche se possono presentarsi dei malesseri di lieve entità, come disturbi gastrointestinali, insonnia e prurito. Per questi motivi, gli esperti suggeriscono l’assunzione per brevi periodi non più di tre mesi e senza esagerare con le dosi. In caso contrario potrebbe infatti manifestarsi la sindrome da abuso di ginseng con tremori, diarrea, irritabilità.