Il primo gennaio non è solamente il primo giorno dell’anno. Agli albori del 2023 è stato registrato un primato di cui non andare propriamente fieri. Vediamo di cosa si tratta.
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Sono iniziate le rilevazioni sugli standard climatici superati o rispettati nell’arco temporale di passaggio fra 2022 e 2023. Il risultato è stato sconcertante. Il cambiamento climatico sembra inarrestabile così come sono tardivi i nostri interventi di conversione.
Gennaio è appena iniziato e già si aggiudica il primato di mese più caldo registrato da diversi anni per diversi paesi intra ed extra-europei. Le prime stime parlano di temperature ben al di sopra della norma per la Polonia, la Spagna e alcuni paesi del sud America.
Questo inverno è molto particolare, penso sia oramai chiaro a tutti. Le temperature sono tutt’altro che rigide o, al contrario e per alcuni paesi, eccessive (si pensi alla tempesta regitsrata a New York negli ultimi giorni). Sono numerosi i paesi europei che stentano a credere alle temperature dei termometri.
In particorale le rivelazioni a destare maggiore stupore riguardano il giorno del primo gennaio, il primo giorno del 2023, e se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse non sono delle migliori. A Bilbao, in Spagna, le temperature registrate si sono attestate sui 25 C°. In polonia il termometro ha segnato i 19 C°.
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Ma non è finita qui. Anche in Bielorussia, Belgio, Lituania e Germania si sono registrate temperature decisamente insolite per i mesi correnti. In Polonia in particolare si è superata di oltre 5 gradi la soglia accettabile di temperatura. La fine del 2022 e l’inizio del 2023 sono stati dunque contrassegnati da temperature anomale.
Anche per il nostro paese non è stato un Natale “ortodosso”, almeno climaticamente parlando. Al sud si sono superati i 20 gradi, inaugurando così una temperatura estiva piuttosto che invernale. Al nord le temperature sono insostenibilmente miti, le stagioni dello sci e degli sport ad alta quota tardano a partire.
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E’ la neve ad alta quota a continuare a sciogliersi anziché sedimentare. Il caldo ha fatto sciogliere la neve abbondante scesa nelle ultime settimane dello scorso anno e per l’Italia questo è l’anno più caldo registrato dal 1800. Il 2022 si chiude mettendo a segno uno dei peggiori record climatici, si spera che il 2023 sia l’anno dell’esecutivo all’insegna della sostenibilità.