Il MIT, noto ateneo americano di Boston, sta sviluppando dei nuovi pannelli fotovoltaici spessi quanto capelli. Il motivo è sorprendente
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Il mondo interno, negli ultimi anni e mesi, sta studiando alternative dalla dipendenza di gas per la produzione di elettricità. Per questo motivo, il mercato delle automotive sta puntando alle vetture elettriche e ibride. E non si può dimenticare, poi, come la guerra in Ucraina abbia avuto delle ripercussioni mondiale sul costo di approvvigionamento dei combustibili.
E di pari passo con l’industria automobolistica sempre più governi sono all’opera per la transizione ecologica stanno promuovendo l’installazione casalinga di panelli solari in casa o di turbine eoliche. Ma direttamene dall’America, dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, arriva un’incredibile notizia sullo sviluppo di pannelli solari sottili come capelli.
A sviluppare questa nuova tecnologia è un professore del MIT di Bosto Vladimir Bulović, specializzato in Ingegneria Elettrica ed Informatica che ha iniziato a progettare e realizzare un pannello solare ultra sottile, insieme al team di ricerca di cui fa parte. Il docente ha spiegato che l’ambizione è quello di creare dei veri e propri tappeti solari da srotolare sui tetti.
Una scelta dettata soprattutto dalle condizione dei soffitti americani. Come sottolinea Bulovic le città americane hanno moltissimi magazzini dai tetti molto estesi, ma questi attualmente non possono sopportare il peso degli attuali pannelli solari in silicio. E per questo motivo avere dei pannelli più leggeri potrebbe elettrificare rapidamente le superfici.
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Il team di scienziati ha sviluppato un pannello solare estremamente sottile, simile a un capello umano, ma con una potenza 18 volte maggiore rispetto ai pannelli solari tradizionali. Tuttavia, il peso specifico di questo nuovo pannello è cento volte inferiore. I risultati sono molto promettenti e il team sta lavorando per rendere il prodotto scalabile e quindi pronto per essere introdotto sul mercato.
Il team di scienziati ha utilizzato il parylene, un polimero sottile come pochi micrometri, per creare il pannello solare più sottile di un capello umano. Il parylene ha anche funzioni di isolante termico e protezione contro l’umidità e la corrosione. Per realizzare il pannello, hanno ricoperto un foglio di plastica con il parylene e hanno stampato su di esso celle solari a strati, composte da un polimero ad alta conduzione e da nanofili d’argento.
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