Greta Thunberg in poco tempo è diventata la paladina del clima al motto di “non si è mai troppo piccoli per guarire il pianeta”.
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Trascorso da poco il suo compleanno (3 gennaio), ripercorriamo le tappe più importanti di questa giovane ragazza svedese, nata nel 2003 a Stoccolma, e diventata in poco tempo l’attivista più famosa del mondo. Sin da piccola, Greta Thunberg combatte per la salvaguardia del pianeta, facendo sentire la sua voce ai Governi di ogni paese.
Sin da bambina, la ragazza porta avanti la sua missione, fonte di ispirazione per tantissime persone, specialmente per i più piccoli. Figlia di un attore e di una cantante lirica, Greta è imparentata con Svante August Arrthenius, il chimico svedese vincitore del premio Nobel che per primo misurò l’incremento di temperatura a causa dell’effetto serra.
Ambientalista puro sangue, la storia di Greta Thunberg
Intelligente oltre la norma, la piccola Greta si distingue dagli altri bambini per via della sua sensibilità, tanto che già a 8 anni inizia a interessarsi ai cambiamenti climatici. Dopo essersi informata e dopo aver letto numerosi articoli a riguardo, la bambina decide di fare qualcosa. Sceglie di affrontare uno sciopero della fame, perdendo oltre 10 kg in poco tempo, e di non parlare più se non necessario, chiudendosi nel mutismo.
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I medici che la visitano parlano di mutismo selettivo e di Sindrome di Asperger, due disturbi che rendono Greta unica. Nonostante questi problemi, la ragazza supera ogni ostacolo e inizia a dare battaglia al Governo svedese per spronarlo ad agire attraverso una serie di politiche green. Supportata dai propri genitori, la piccola inizia la sua campagna ecologica. Raccolta differenziata, niente viaggi in aereo, proteste davanti al Parlamento ogni venerdì.
In poco tempo, Greta diventa un simbolo, un esempio con milioni di seguaci in tutto il mondo. In tanti si uniscono al suo appello, dando vita al movimento Fridays for Future, costringendo i parlamentari svedesi a prendere parte agli accordi di Parigi. Popolari sono i suoi interventi in varie importanti manifestazioni e, grazie alle sue parole, tanti ragazzi giovanissimi si sono avvicinati all’ambientalismo e molti politici si sono concentrati sul cambiamento climatico.
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Sui social si leggono tante critiche nei suoi confronti, critiche insensate, come quella di essere un personaggio costruito. Bè, qualunque sia la verità, è una ragazza che, al posto di godersi l’infanzia e l’adolescenza, fregandosene di tutto, si batte per migliorare il mondo e che può essere da esempio per tanti bambini. In un’era così drammatica, abbiamo tutti bisogno di personaggi del genere, che inducano a riflettere sui danni provocati dai cambiamenti climatici.