A partire dal 24 gennaio, in Europa arriverà la farina di Acheta domesticus, ossia il grillo domestico, che sarà immessa sul mercato per fare pane e pasta.
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Rivoluzione nel campo culinario e dell’alimentazione in generale. La UE dà il via libera al mercato di una farina derivata dalla polvere del grillo domestico, dal nome scientifico di Acheta domesticus. La data scelta per l’immissione sul mercato in tutta Europa è quella del 24 gennaio. Ciò segnerà l’apertura a un nuovo tipo di alimentazione e forse una frattura con la tradizione Occidentale.
Questa particolare farina di grillo è una polvere sgrassata, ottenuta dalla lavorazione di grilli essiccati e poi tritati. Potrà essere utilizzata in moltissimi alimenti, dalla pasta al pane, dalle salse e addirittura come prodotto sostitutivo della carne. Una decisione importante che avvicina il mercato Occidentale a quello Orientale.
Farina di grillo nelle tavole degli europei, ma molti non ci stanno
Già si sono sollevate le prime proteste, tanti europei non ci tanno. In particolare, gli italiani affermano che questo tipo di farina è inadatto per la nostra alimentazione. Secondo Coldiretti, gli insetti non fanno parte della nostra tradizione culinaria e potrebbero mettere a rischio la classica dieta mediterranea, considerata la più salutare e buona al mondo.
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Anche Filiera Italia si schiera contro l’immissione degli insetti nel nostro mercato, dichiarando che è sbagliato considerare sana una dieta a base di insetti, rispetto alla dieta mediterranea. In realtà, la Comunità Europea si è già espressa a favore dell’importazione di farine di derivazione animale. L’utilizzo di polveri di insetti sono già in commercio.
Pane, crackers, pasta, biscotti, cereali, salse, creme e condimenti per legumi e verdure, infatti, sono già presenti in moti negozi europei e utilizzate in tanti ristoranti di cucina esotica. Nella Gazzetta Ufficiale si può leggere il provvedimento che delega la commercializzazione della farina di grillo alla società Cricket One Co.
Solo questa società, che dovrà attenersi a regole ferree per la sicurezza alimentare, è autorizzata a immettere sul mercato europeo la farina in questione. Sicuramente, questa farina è altamente proteica e poco calorica, e potrebbe davvero sorprendere.
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Inutile fare gli schizzinosi, dato che anche nella nostra tradizione culinaria si è soliti mangiare autentiche stranezze, tra molluschi, interiora, formaggio con le larve, crostacei e molto altro ancora. Senza considerare che, almeno fino a qualche anno fa, i coloranti rossi per liquori e amari da aperitivo derivavano dalla lavorazione degli insetti, come ad esempio le cocciniglie. Le polemiche, dunque, sono totalmente inutili, chi vuole potrà assaggiare questa farina, gli altri la ignoreranno.