Come riconoscere un fake dall’originale: stiamo parlando del falso miele “cinese”. Scopri subito tutto quello che c’è da sapere
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Molto diffusi, oggi, sono i prodotti contraffatti, quelli che comunemente chiamiamo “fake”, che indica, giusto un “falso”. La copia contraffatta, purtroppo, si diffonde sempre più, abbraccia oramai qualsiasi produzione. A nostro discapito, purtroppo, in tutti i sensi. Queste produzioni hanno sicuramente un costo molto più basso, sia per chi, appunto, produce, sia per chi acquista. In questo periodo storico, in cui siamo costretti al risparmio, a tirare il più possibile la cinghia, questi prodotti, sicuramente molto economici fanno “gola”.
Attenzione però. Tali produzioni possono rivelarsi anche nocive e pericolose soprattutto quando si tratta di alimenti. In questo nuovo contesto produttivo si sta diffondendo la produzione e la vendita del miele cinese, praticamente una “copia “ del famoso nettare, ma ad un costo molto più basso. È solo una questione di prezzo, dunque? Certamente no. Solo delle analisi di laboratorio, attente e complesse, riescono ad individuare la contraffazione reale di questo prodotto. Tuttavia esistono degli accorgimenti che possono rendere più “attento” l’acquisto.
Falso miele “cinese”: come riconoscerlo
Come abbiamo già detto, oggi sul mercato, abbiamo a disposizione una vasta gamma di prodotti a prezzi molto diversi tra loro. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prodotti “fake“, contraffatti, non conformi all’originale. Questo è quello che sta accadendo con il miele. Potrebbe capitare che, inavvertitamente, acquistiate un vasetto di miele che è stato prodotto senza il processo che lo rende “caratteristico“, ovvero senza il lavoro delle api. Incredibile, vero? Eppure è così. Sugli scaffali dei nostri supermercati c’è un’abbondanza di miele prodotto dalla Cina.
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Si tratta di un “fake”, un falso miele, dal prezzo sicuramente competitivo, che rischia di ridurre a zero il miele prodotto nel nostro Paese, che di “fake” non ha proprio nulla. Anzi. Da precisare, come sottolineano gli esperti del settore, è che non è assolutamente vietato vendere prodotti di origine vegetale, è vietato però vendere un prodotto ingannando i consumatori. L’identificazione del miele è, infatti, con norme ben specifiche, molto lontane da quelle che utilizzano per i prodotti contraffatti.
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In Italia il regolamento a tal proposito è molto chiaro: è possibile parlare di miele solo quando il prodotto deriva dalla trasformazione di nettare o melata da parte delle api mellifere. Inoltre, è obbligatorio indicare il paese di origine del miele. Di conseguenza, il consiglio più utile che possiamo darvi è quello di controllare sempre l’esatta provenienza del miele che acquistate e di affidarvi sempre a prodotti che provengono, in maniera sicura e certificata, dal nostro paese.