Ad Avezzano c’è chi ha deciso di ritornare tra i banchi di scuola. Un nuovo corso introdotto anche grazie all’Università degli studi di Teramo che mira a formare nuove figure in ambito agricolo.
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Sembra proprio andare a gonfie vele il nuovo corso di laurea introdotto nell’Università degli studi di Teramo. Si tratta, più precisamente, di un corso di ‘Intensificazione sostenibile delle produzioni orto frutticole’, una mossa davvero utilissima che mira a favorire il progresso.
Il corso è stato attivato proprio quest’anno ed è il frutto della collazione tra l’Università appena citata e l’amministrazione comunale di Avezzano. Un’iniziativa che ha portato i suoi frutti e che è solo il preludio di tanti altri progetti. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta.
Intanto, però, al centro dell’attenzione c’è il il corso professionalizzante che si tiene ad Avezzano. Un corso molto particolare che prevede l’ingresso istantaneo in azienda. In quanto all’organizzazione didattica, dopo il primo anno, ci saranno laboratori, nel secondo anno, e attività pratiche nel terzo anno.
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Proprio perché gli studenti vengono seguiti come si deve, il numero degli studenti che partecipano al corso non può essere superiore ai 40. Basti pensare che, se si prendono ad esempio corsi nazionali, il limite si abbassa al massimo a 25 studenti. Inaspettatamente, tra i partecipanti a questo ci sono anche grandi imprenditori che hanno deciso di rimettersi in gioco e tornare tra i banchi per dimostrare l’efficacia dei contenuti didattici proposti. Ecco le parole di Gallese:
“Dobbiamo ora accelerare sulla promozione e l’orientamento presso le scuole ma anche continuare nella preziosa partnership con il mondo agricolo e le associazioni che ci hanno dato una grande mano”. Questo corso si pone come obiettivo quello di formare un tipo di figura molto difficili da trovare, soprattutto nel centro Italia.
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Una carenza a cui bisogna sopperire visto che si tratta di un genere di figura che progetta, sviluppa e gestisce tutte le risorse agrarie tenendo sempre conto del rispetto dei temi legati alla sostenibilità. Un punto di arrivo progettato nel corso degli anni e che finalmente è stato reso concreto perché si sono raggiunti i numeri necessari per avviare il corso. Tutto questo con l’aiuto, come sottolinea Gallese, del rettore Dino Mastrocola.