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Lifestyle

Nutrirsi in modo consapevole, come si fa? Alcune dritte per vivere meglio

Quella appena iniziata dovrebbe essere l’annata della sostenibilità e della consapevolezza. E’ possibile accostare questi termini all’alimentazione?

Cibo – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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Il 2022 è stato l’anno in cui tutta la polvere nascosta alla bene e meglio sotto al tappeto è emersa con forza esplosiva. In particolar modo questa violenta ed improvvisa epifania ha riguardato la sfera dell’ambiente, del clima e dell’economia mondiale.

Gli effetti delle attività umane, industriali e non, hanno finito col deturpare e massacrare i sottili equilibri dell’ecosistema terra sino ad alterare l’alternarsi delle stagioni e quindi la temperatura del globo, in generale. Ma quali sono le attività maggiormente inquinanti? L’alimentazione c’entra qualcosa?

Nutrirsi in modo consapevole: come combattere la crisi ambientale partendo dalle abitudini individuali

Alimentazione – foto da pixaby – orizzontenergia.it

Partiamo da una delle maggiori cause ritenute responsabili dell’inquinamento dell’atmosfera: le emissioni. Le emissioni sono di diverso tipo, in particolare sono quelle di polveri sottili e carburanti fossili ad avere devastato l’equilibrio dell’atmosfera. I primi bocchettoni aperti di carburanti fossili sono indubbiamente le macchine.

Quante macchine esistono al mondo? Una quantità spaventevole anche per la sola immaginazione, eppure, questi numeri sono realtà. Non a caso si sta spingendo per la conversione alle auto elettriche. Seconda grande responsabile delle emissioni nocive per l’ambiente è senza dubbio l’attività industriale.

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Sotto l’mbrello delle attività industriali ricadono le più diverse aziende e le più diverse produzioni. Dato che si vuole parlare di alimentazione, partiamo da allevamenti intensivi e macelli. Quanto materiale di scarico, non solo sotto forma volatile, viene immesso nell’atmosfera da attività di questo tipo? Negli allevamenti intensivi viene caldeggiato il trattamento barbaro di esseri viventi che comporta la diffusione di virus e malattie di ogni tipo.

La prima buona regola da seguire mina alle fondamenta le filiere industriali della produzione capitalizzata di carne: riduci o elimina totalmente il consumo di carne. Minore sarà il guadagno ottenuto dalla vendita di carne animale, minore sarà la spinta produttiva. Compra sempre ortaggi di stagione, possibilmente a km zero, in questo modo non caldeggerai l’impiego di fertilizzanti chimici e le monocolture.

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Limita all’osso gli sprechi: adotta efficaci metodi di riutilizzo e conservazione del cibo. Molto organico che getti via può essere utilizzato come concime per le piante, ad esempio, il cosiddetto compost casalingo. Limita al minimo l’utilizzo di zuccheri e farine raffinate, fanno male alla salute ed hanno davvero poco di naturale.