Trifoglio rosso, lo conosci? Si tratta di una pianta erbacee particolare che è una perfetta alleata per il nostro organismo. Ecco tutte le proprietà
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Il trifoglio rosso è una di quelle piante speciali che fa molto bene alla nostra salute. Forse in pochi la conoscono, si tratta di una pianta erbacea che si distingue per la forma delle sue foglie dette “trifogliate” in quanto si compongono da tre elementi a forma ellittica. Ma non è tutto, sulla superfice presentano una macchia bianca a forma di “V”.
Si tratta di una pianta che si trova nelle zone temperate, nei pascoli e nei prati soprattutto, in due tipologie: quella perenne e quella biennale. Per l’uso fitoterapico che se ne fa c’è da prestare attenzione alla raccolta dei fiori che devono essere prelevati dalla pianta solo quando sono al massimo della loro fioritura. Ma come si usa il trifoglio rosso e quali sono i suoi benefici? Vediamo tutto nella nostra guida.
Trifoglio rosso: proprietà e come usarlo
Il trifoglio rosso è un vero vulcano di benessere. Grazie ai tanti principi attivi che contiene riesce ad essere utile per la nostra salute per una miriade di cose. Isoflavoni, biocanina, derivati cumarinici, glicosidi cianogenetici, vitamine, minerali e oli essenziali. La lista dei componenti benefici è molto lunga ed ecco perché questa pianta a livello fitoterapico è una vera certezza.
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Il trifoglio rosso può essere assunto in vari modi. In particolare è molto efficace per alleviare i disturbi legati alla menopausa. È conosciuto anche per la sua potente azione antinfiammatoria e antispastica, e anche espettorante, che lo renda una soluzione naturale perfetta davanti all’influenza o ai virus stagionali. I suoi principi sono indicati anche per calmare stati di ansia o depressione.
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Come assumerlo? In diversi modi. È possibile preparare delle tisane attraverso l’infusione: basta mettere l’erba nell’acqua bollente e lasciare a riposo per 10 minuti. La bevanda ottenuta può essere bevuta fino a tre volte al giorno. Allo stesso modo anche la tintura madre può essere assunta ma in gocce (fin ad un massimo di 60) da disciogliere nell’acqua due volte al giorno. Infine la terza strada da poter scegliere è l’estratto secco. Si tratta di una polvere che può essere assunta ogni giorno in quantità che vanno dai 40 agli 80 mg al giorno.