Come sta messa l’Italia quanto ad economia circolare e riciclo? Il rapporto della Fondazione Sviluppo Sostenibile parla chiaro.
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L’economia circolare rappresenta la quint’essenza della sostenibilità. E’ cioè quello stato di cose per cui produrre non fa più rima con sprecare e inquinare bensì con riutilizzare e tutelare all’insegna della sostenibilità.
Messa così l’economia circolare rappresenterebbe quel paradiso terrestre che secoli di sfrontato capitalismo hanno finito col rimuovere dall’immaginario collettivo. Ma l’Italia come sta messa quanto a riciclo delle merci e dei beni di consumo? A che punto è il download di un sistema ad economia circolare?
Il rapporto “Il riciclo in Italia 2022” ad opera della Fondazione Sviluppo Sostenibile ci ragguaglia sul progresso della nostra penisola in materia di riuso di beni e merci di consumo. In Italia le filiere del riciclo sono 19 e fra queste alcune rappresentano delle vere e proprie eccellenze negli standard che raggiungono, a livello mondiale.
Partiamo dalla carta e dal vetro. L’Italia nel 2021 ha superato i target europei previsti per il 2030 per il riciclo di imballaggi di carta, il cui tasso si attestava al 63%, e vetro, 77%. Ciò significa che nel 2021 il 61,6% del vetro prodotto proveniva da attività di riciclo assieme al 63% di carta e cartone.
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E per quanto riguarda la plastica? La percentuale di riciclo di imballaggi in plastica si è attestata nel 2021 al 56%, segnando così un + 14% rispetto a 5 anni prima, nel 2016. Il target fissato dall’Europa per il 2030 è stato anche in questo caso superato, essendo quello fissato alla percentuale del 55%.
Ma parliamo di materiali ferrosi come alluminio e acciaio: l’Italia è il leader europeo del riciclo di questi materiali. Il 68% degli imballaggi in alluminio è stato riciclato, per gli imballaggi in acciaio, il 72%. Nel 2021 il 65% nell’immesso al consumo di materiali e imballaggi in legno era riciclato, a fronte di una media Ue del 32,4%.
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Cresce anche la produzione delle bioplastiche, vale a dire quelle plastiche compostabili biologiche. Nel 2021 l’Italia ne ha prodotte 1,6 milioni di tonnellate, quantità in crescita rispetto al 2020 di un buon 25%. Nel 2020 sono stati ricavati 2,2 milioni di tonnellate di compost e 130 milioni di metri cubi di biometano da 7, 2 tonnellate di rifiuti organici.
Distanti dal target europeo sono invece le pratiche per il riciclo dei rifiuti elettronici. Nel 2021 ben 385.000 tonnellate di rifiuti elettronici sono state avviate a trattamento segnando un +5,3% rispetto al 2020, tuttavia siamo ancora lungi dal soddisfare i parametri europei. Per quanto riguarda i rifiuti tessili l’Italia ha reso obbligatoria la raccolta differenziata già dal 1° gennaio 2022.