Fiori di ghiaccio, un fenomeno unico che si ripete quotidianamente

Nelle mattine di Inverno vale la pena alzarsi presto per osservare uno spettacolo unico e particolarissimo che ci regala la natura

fiori ghiaccio fenomeno ripete quotidianamente
Fiore-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Gli spettacoli della natura sono sempre meravigliosi. Molte volte li diamo per scontati ma in effetti, se ci soffermiamo a guardare, stupiscono sempre per la loro perfezione e bellezza. In primavera comincia il risveglio della vegetazione con i primi fiori che colorano i prati ed i giardini.

Con l’estate se ne diffondono sempre più, inebriando l’aria con i loro profumi. Il passaggio poi in autunno cambia le foglie degli alberi. Queste si tingono tutte di giallo o di rosso prima di cadere definitivamente per il riposo invernale. Sono periodi caratterizzati da trasformazioni continue dovute ad una natura vitale ed in movimento.

I mesi invernali paiono essere i più monotoni e tristi. Qui tutto si ferma, la vegetazione è a riposo e sembra quasi morire. Non tutte le piante, però, si arrestano. Ce ne sono alcune che vegetano o fioriscono proprio in questi periodi dell’anno.

Gli spettacoli della natura nell’atmosfera delle ore mattutine in alta montagna

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Ghiaccio-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Certo, i colori spariscono, ma il paesaggio diventa, comunque, magico, quando cadono grossi fiocchi di neve, e si illumina ricoperto da questo soffice manto bianco. L’aria diventa frizzante e pare essere tutto più pulito. Ci sono altri fenomeni particolari che avvengono durante le notti invernali, uno è la formazione della brina.

Si tratta di un tipo di precipitazione atmosferica che consiste nel deposito al suolo di ghiaccio granuloso dall’aspetto cristallino a forma di scaglie o aghi che si ottiene dal brinamento del vapore acqueo presente nell’atmosfera terrestre.

Occorre che il punto di rugiada sia maggiore della temperatura superficiale, ma inferiore a 0 °C. Quando si forma attraverso il congelamento delle goccioline contenute in uno strato di nebbia, allora è chiamata galaverna. Diversa è la rugiada che, in un periodo successivo alla sua formazione, congela e forma delle strutture di ghiaccio a bollicine che si chiamano rugiada bianca.

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Sul Pian Grande di Castelluccio di Norcia, in Umbria, ci si presenta uno di questi meravigliosi scenari, che si ripete giornalmente a causa dell’alta pressione persistente nella zona. Lo si può ammirare nelle prime ore della mattina, quando il termometro, sul borgo dei Monti Sibillini, scende sotto lo zero.

Salendo verso il paese, in genere, c’è il sole, mentre in basso, sulla pianura, persiste la nebbia. Le goccioline di vapore mutano il loro stato fisico a causa delle base temperature e divengono cristalli che adornano e trasformano la superficie di piante, erba e fiori.

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Vengono così tutti ricoperti da un manto ghiacciato. Sembra la tela di un quadro, sulla quale una mano esperta, con un pennello sottile, è passata su tutti i contorni con del bianco. Ecco che all’orizzonte si estende un paesaggio che incanta e ancora stupisce per la sua semplice perfezione.

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