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Coldiretti lancia sos: “Fiori in anticipo e caldo anomalo”

I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, il caldo anomalo sta stravolgendo il clima dell’Europa: la Coldiretti lancia sos.

Lavoro nei campi (Canva) – Orizzontenergia.it

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Sembra un autunno infinito, quello che da qualche anno sta impazzando in mezza Europa. In particolare, in Italia l’inverno dura sempre meno e si abbatte con sempre meno intensità. Le temperature si mantengono elevate, oltre le medie stagionali, e colpiscono le piante da frutto e quella fiore, in anticipo sulle fioriture di quasi due mesi.

Le temperature anomale colpiscono gravemente l’agricoltura, la Coldiretti lancia l’allarme in base alle segnalazioni delle aziende agricole associate. Specialmente nel Meridione, le piante da fiore sono in anticipo sulla fioritura di quasi due mesi. Un fenomeno che stravolge l’intero settore, poiché i fiori spuntati in anticipo sono molto più fragili e marciscono velocemente.

I problemi legati al caldo anomalo: inverno grande assente

Mimosa in fiore (Canva) – Orizzontenergia.it

Fiori nati in anticipo presentano steli esili e fragili, marciscono prima e hanno una qualità più scarsa. Inoltre, alcuni fiori tipicamente invernali sono fuori produzione già da tempo. Al momento, le temperature si mantengono sopra la media, e questa non è certo una buona notizia. Friarielli e broccoli, ad esempio, sono venduti in qualità peggiore, proprio per via delle bizze climatiche.

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Tutti gli addetti al settore osservano il meteo, e lo fanno con una certa inquietudine, sperando che le temperature possano rientrare nella media del mese di gennaio. Molte piante da frutto necessitano del freddo per completare la fase vegetativa e per recuperare le energie. Le gemme da frutto sono ora in ritardo, e così si temono le gelate tardive della primavera.

Il 2022 è stato l’anno dei record al negativo. Il caldo terrificante ha stravolto tante cose e tutta la filiera agroalimentare. Da quanto emerge dall’analisi di Coldiretti, si accentua sempre di più la tendenza al surriscaldamento del nostro territorio. Insomma, fa sempre più caldo, e ciò determina stravolgimenti nel nostro stile di vita e nella produzione italiana di frutta e verdura.

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L’Italia si sta tropicalizzando e, se il clima prosegue su questa tendenza, perderemo sicuramente tutto il nostro patrimonio, non riuscendo più a produrre frutta e verdura “made in Italy”, cioè sinonimo di qualità. Lo sfasamento delle stagioni è un problema che si abbatte sulla nostra agricoltura, distruggendo le attività economiche. Il settore agricolo è in piena crisi, l’emergenza climatica provoca, ogni anno, miliardi di euro di danni.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.