Tra gli astri più affascinanti nel firmamento ci sono le comete. E ora dopo 5mila anni torna quella di Neanderthal: fotografala così
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Gli oggetti celesti visibili, ad occhio nudo, in un cielo stellato sono appena cinque: stelle, pianeti, la Luna, le comete e le meteoriti. Le stelle sono i corpi celesti più comuni e visibili, che brillano nel cielo notturno, alcune con intensità costante, altre con luminosità variabile. Ammirando le stelle è possibile apprezzare la loro bellezza e il fascino della loro luce che si diffonde attraverso l’atmosfera terrestre. Oltre alle stelle ci sono pianeti, la Luna, le comete e le meteoriti che possono essere osservati nei cieli notturni, ciascuno con caratteristiche uniche e affascinanti.
Si possono notare che alcuni oggetti celesti non brillano e non cambiano colore, ma mantengono una luce fissa. Questi non sono stelle ma pianeti. Si tratta di elementi più luminosi rispetto alle stelle. A volte, possiamo vedere strisce luminose che attraversano il cielo. Se questo fenomeno si ripete ogni sera alla stessa ora, si tratta di satelliti che riflettono la luce solare.
Se invece è un evento singolo, si tratta di meteoriti, frammenti di roccia che entrano nell’atmosfera terrestre e bruciano, creando una scia luminosa. Infine, ci sono le comete che passano raramente nei cieli. Il loro percorso ellittico è molto ampio e spesso impiegano millenni per completarlo. Si distinguono per la lunga striscia luminosa che lasciano dietro di loro, soprattutto in avvicinamento al sole. Come la cometa di Neanderthal che tornerà ad essere visibile dopo appena 5.000 anni.
In questo mese ci sarà l’opportunità di vedere una cometa molto particolare. La cometa C/2022 E3 (ZTF), conosciuta come la cometa dei Neanderthal, sta arrivando al suo massimo avvicinamento al Sole. Gli ultimi spettatori di questa cometa furono gli uomini di Neanderthal, circa 50.000 anni fa.
In Italia e in altri paesi, la cometa è già visibile agli astronomi e agli appassionati dotati di telescopio. Il 12 gennaio sarà nel punto più vicino al Sole. Tuttavia, per poterla vedere a occhio nudo, bisognerà aspettare l’1 o 2 febbraio, quando la cometa passerà accanto alla Terra ad appena 44 milioni di chilometri di distanza.
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Per catturare scatti nitidi e dettagliati della cometa, è essenziale utilizzare un treppiedi stabile. Dopo averlo montato, è importante utilizzare un teleobiettivo di qualità. I migliori in questo caso sono quelli a specchio, simili ai telescopi, ma anche i classici teleobiettivi possono funzionare bene.
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Lo scatto dovrà durare pochi secondi. Di conseguenza si fotograferà il cielo intero per avere il classico effetto a cupola delle stelle, con le loro lunghe strisce. Infatti bisogna tenere a mente che la cometa, si muove molto velocemente.