Riù, l’ultimo gorilla rinchiuso da 15 anni: dentro un circo e uno zoo

Riù, un gorilla che ha trascorso tutta la sua vita in un circo e uno zoo. Una storia davvero triste che in motli vorrebbero liberare

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Riù – Instagram – OrizzontEnergia.it

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I circhi e i parchi zoologici sono spesso al centro di accuse di maltrattamenti animali. I critici sostengono che le condizioni di vita degli animali in questi luoghi sono spesso inadeguate e che gli animali sono costretti a vivere in gabbie piccole e sporche, spesso sottoposti a trattamenti crudeli per costringerli a esibirsi. Ci sono anche preoccupazioni riguardo l’utilizzo di metodi di addestramento brutali e l’uso di sedativi e droghe per controllare gli animali.

Inoltre, molti animali selvatici vengono catturati dalle loro zone di origine e trasportati in tutto il mondo per essere esibiti nei circhi e nei parchi zoologici, causando un grave stress per gli animali, e spesso anche per la loro sopravvivenza. Come Riù, l’ultimo (e unico) gorilla detenuto in cattività in Italia da più di 30 anni, la cui metà da solo.

La triste storia del gorilla Riù

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Riù – Instagram-OrizzontEnergia.it

La triste storia di questo gorilla inizia nel 1975, quando insieme ad un altro cucciolo di gorilla di nome Pedro, è stato strappato dalla sua famiglia e dal suo habitat in Kenya per essere venduto al Circo Medrano. Dal 1994 entrambi gli animali hanno lasciato il tendone del circo, condannato anni prima per maltrattamenti sugli animali, e sono stati trasferiti nei recinti del Zoosafari di Fasano, in Puglia.

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Nel 2008, Pedro è morto e da allora Riù vive da solo sotto gli sguardi dei visitatori dello zoo. Lo zoo lo descrive come “il più grande VIP dello Zoosafari di Fasano” e sostiene che non è un ergastolano, ma piuttosto un “vero fratello” e “padrone assoluto e Sovrano del suo piccolo Regno fasanese!“. Tuttavia, queste lodi e parole non cambiano la sua triste realtà di essere detenuto in uno zoo per tutta la vita. Nonostante alcuni annunci di ampliamento della sua area, la situazione di Riù rimane praticamente immutata.

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Per questo motivo, l’associazione Meta Parma ha lanciato una petizione per chiedere allo Zoosafari di liberare Riù dalla sua gabbia di vetro e di trovargli un ambiente più adatto per un primate. La vita in una gabbia di vetro non è adatta per un essere vivente come Riù. E non è accettabile che sia detenuto in queste condizioni. Inoltre, lo Zoosafari detiene molti altri animali in condizioni simili, come ad esempio due orsi polari che vivono in condizioni inaccettabili.
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