Nebbia in acqua contro la siccità: una strategia funzionale per aumentare le riserve idriche nei periodi di maggiore crisi, ecco come
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La crisi climatica ed idrica rappresentano due dei più grandi problemi contro i quali combattere da oggi al futuro. Già la scorsa estate l’abbiamo toccato con mano: i livelli di siccità sono stati spaventosi mettendo in ginocchio le coltivazioni ma non solo. Anche gli habitat naturali vengono intaccati portando a modifiche ambientali che diventano sempre più emblematiche ed impattanti.
Proprio per questo è necessario lavorare affinché le azioni umane incidano sempre di meno sull’ambiente. Dal Movimento 5 Stelle è partita l’idea di usare la nebbia per combattere la siccità. Come? Trasformandola in acqua. Per lo schieramento guidato da Giuseppe Conte potrebbe essere, infatti, “una risorsa idrica non ancora valutata”.
Trasformare la nebbia in acqua è l’idea lanciata dal Movimento 5 Stelle di Ravenna che sulla scia di quanto successo lo scorso anno in Emilia Romagna (la richiesta dello stato di emergenza nazionale per via della siccità) sta ragionando su cosa si possa fare per arginare il problema della siccità. Guardando al processo di desalinizzazione che era stato proposto proprio nella città costiera, i pentastellati hanno pensato di sfruttare la nebbia che al nord ed in particolare nella pianura Padana non manca mai, come “interessante aiuto nelle fasi critiche di siccità per il futuro” trasformandola in acqua.
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Guardando quanto accade in Africa, ed in particolare in Marocco, il Movimento pensa di sfruttare la nebbia attraverso dei pannelli che sono in gradi di ricavare acqua dalla nebbia. Non un’idea campata in aria ma semplicemente l’introduzione nel nostro Paese di una tecnica che in altre parti del mondo è già ampiamente usata per fronte alla siccità, la piaga del nuovo millennio.
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Proprio in Marocco, ad esempio, tra il 2017 e il 2018, sul monte Boutmezguida è stato realizzato un parco che ospita diversi collettori di nebbia che permette di ricavare parte dell’acqua che viene destinate alla popolazione locale. Lo stesso, secondo i pentastellati, si potrebbe fare in Italia avendo così una via alternativa per ricavare acqua pulita da immettere direttamente nelle reti cittadine o da usare come riserva naturale. “In questo modo – dice il M5S – la popolazione potrebbe disporre di riserve di acqua potabile e sopperire alla carenza idrica o ridurre i costi della gestione dell’acqua”.