Un bilancio davvero drammatico quello che riguarda le polveri sottili. Sono più rischiose di quanto pensi, la situazione è pericolosa
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Quello dell’inquinamento e di tutto ciò che ne deriva, è un taso davvero drammatico, che interessa non solo il nostro paese, ma tutto il mondo. Il nostro pianeta è sottoposto a gravi rischi, dai cambiamenti climatici alle pericolosissime polveri sottili, che continuano a minacciare, ogni giorno, la salute generale, non solo dell’ecosistema, ma anche la nostra. Una situazione che non accenna a migliorare, nemmeno minimamente, che ci vede, tra le altre cose, autori e vittime, allo stesso tempo, di un disastro che potrebbe assumere dimensioni ancor più devastanti.
L’aumento dell’inquinamento, così veloce e sconvolgente, è determinato anche da moltissime nostre brutte abitudini. Ormai procediamo con spietata disinvoltura a contribuire, anno dopo anno, al drammatico bilancio rilevato dagli studiosi in materia, che non lascia presagire nulla di buono per il futuro. In primis, l’utilizzo delle automobili, che aumenta sempre più. Solo nel nostro paese nel 2021 si è registrata la presenza di ben 40 milioni di auto. La situazione è molto più drammatica di quanto si possa pensare.
A contribuire all’aumento delle pericolosissime polveri sottili, sono, senza alcun dubbio le automobili. Se in passato veniva considerato un bene quasi di lusso, non accessibile a tutti, oggi, invece, ogni famiglia possiede più di un automobile. In molte famiglie italiane, oltretutto, è possibile trovare addirittura un automobile per ogni patentato presente. Ma tutte queste automobili che abbiamo in circolazione, sono davvero necessarie? Effettivamente no, non solo non sono necessarie ma rappresentano un rischio per l’ambiente.
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E’ sicuramente vero che oggi si ha la necessità di spostarsi, sia per il lavoro che per lo studio, ma è altrettanto vero che potrebbero essere utilizzati i mezzi di trasporto pubblici, che spesso viaggiano mezzi vuoti e che rappresenterebbero una buona soluzione sia in termini di viabilità e quindi di traffico, ma anche in termini strettamente legati all’inquinamento, in quanto eliminerebbero il flusso di moltissime automobili. All’utilizzo delle automobili è attribuita a maggiore causa di inquinamento atmosferico.
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Dai dati emersi la situazione sembra essere davvero drammatica: nel 2019 nell’Unione europea ci sono state 307 mila morti attribuibili all’esposizione di Pm2,5, le particelle di particolato più sottili. Altre 40 mila sono legate all’esposizione cronica all’NO2 (biossido di azoto) e quasi 17 mila a quella all’ozono (O3). L’Europa oggi conta circa 250 milioni di automobili per 450 milioni di abitanti: di fronte a questo allarmante scenario, chiediamoci se è davvero un mezzo così indispensabile per la nostra vita. Forse no.