L’acqua è un bene prezioso di cui nessuno di noi può farne a meno, è importante berla buona e non contaminata
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Nell’acqua sono presenti molte sostanze, alcune benefiche, altre, in alcuni casi, possono risulatre dannose per la nostra salute. Uno degli elementi, presente anche negli alimenti, è il Nitrato, NO-3. E’ un composto chimico che troviamo nell’acqua, generalmente , in una concentrazione modesta.
Si tratta di pochi mg/L il cui apporto è dovuto alle precipitazioni e ai processi di nitrificazione del suolo. Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, se nelle acque sotterranee la presenza di nitrati e nitriti supera i 9g/L, e in quelle superficiali è di 18g/L, la ragione è da imputare all’azione dei fertilizzanti chimici.
L’alta concentrazione di tali composti può avere un impatto negativo sulla salute umana. Infatti, le norme perchè l’acqua sia potabile e destinata al consumo umano. sono piuttosto rigide. Il DLgs 31/2001 stabilisce i valori che non devono essere superati.
Per i nitrati non devono essere superati i 50 milligrammi per litro, per i nitriti il valore massimo è di 0.50 milligrammi per litro. In realtà i nitrati non sono tossici se presi singolarmente, lo diventano se convertiti in nitriti, i quali, combinati con altre sostanze, formano dei composti che, a lungo andare, possono causare malattie all’uomo, anche gravi.
Sono elementi naturalmente presenti in natura e sono composti da azoto e ossigeno. Queste sostanze sono molto importanti per la crescita dei vegetali, perchè utilizzano l’azoto per sintetizzare le strutture proteiche presenti, sfruttando la luce del sole.
Molti contadini hanno, quindi, imparato ad arricchire il terreno con queste sostanze utilizzando fertilizzanti chimici e naturali. Non solo, nell’industria alimentare preservano le caratteristiche di alcuni alimenti e ne aumentano la conservabilità.
In questo modo, però, abbiamo inquinato due degli alimenti più importanti per la nostra sopravvivenza: l’acqua e il cibo. Probabilmente è uno dei motivi per cui in Italia consumiamo ancora molta acqua in bottiglia e poco quella che ci fornisce l’acquedotto comunale.
La situazione delle acque potabili potrebbe non essere ottimale come dovrebbe
In realtà, In Italia la situazione delle acque potabili è piuttosto buona. Ci sono stati alcuni problemi in passato, in particolare in Veneto, dove, a causa degli scarichi industriali perpetrati negli anni ’70 e ’80, hanno contaminato le falde acquifere.
Oggi la situazione è tornata sotto controllo, grazie ad una nuova centrale idrica. L’impianto si trova a Belfiore e vanta 6 pozzi e 18 chilometri di tubature che portano l’acqua nelle case. Questo nuovo impianto assicura un’acqua potabile sicura, pulita e controllata.
La situazione è diversa in un’altra regione non molto lontana da noi, la Spagna. Qui, secondo il recente studio della ONG spagnola Ecologistas en Acción, che ha effettuato le anlisi in 197 Comuni, ha concluso che le acque sono contaminate da nitriti.
Sembra che oltre un milione di persone beva acqua inquinata e la situazione si è creata a causa di due motivi principali: la nascita di micro fattorie e il conseguente uso dei pesticidi e fertilizzanti. Secondo il rapporto le cause sono da attribuire all’elevato numero di allevamenti di animali come i maiali e il pollame.
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Esistono paesi, infatti, in cui la presenza degli abitanti è di sole 710 persone, mentre si contano ben 876.448 capi di bestiame regolarmente registrati. La preoccupazione è soprattutto rivolta ai bambini, in quanto i nitriti potrebbero portare ad un aumento anomalo della concentrazione di metaemoglobina nel sangue.
Già lo scorso anno la Spagna era stata ripresa dalla Commissione europea per non aver rispettato le direttive sul trattamento delle acque destinate al consumo pubblico. I dati riportati sono relativi ai controlli fatti dal Ministero della Salute relativi all’anno 2021.
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Due anni fà le aree di approvvigionamento destinate all’acqua potabile e controllate coprivano solo il 62.8% del totale. Oggi, in realtà, i comuni interessati alle acque inquinate potrebbero essere in numero maggiore rispetto ai dati forniti nel 2021.
