Eco Wave Power, centrale elettrica a moto ondoso, arriva in un sito americano per la produzione di energia elettrica pulita: vediamo di cosa si tratta
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La situazione internazionale geopolitica che ha comportato l’aumento dei prezzi energetici e la preoccupazione per la salute del nostro Pianeta, impongono la ricerca di nuove fonti energetiche alternative e rinnovabili. Le risorse naturali vengono in aiuto: sole, vento ed acqua con la potenza della natura contribuiscono alla possibilità di produrre energia elettrica pulita.
Vari e strabilianti innovazioni scientifiche hanno consentito di sfruttare le risorse presenti in natura a vari livelli e in tutti i settori. Eolico, solare e idroelettrico si sono affermati via via come le fonti alternative green capaci di produrre l’energia elettrica necessaria al fabbisogno di famiglie e imprese, senza emissione di Co2. Per garantire un costante approvvigionamento energetico si è pensato anche all’energia del moto ondoso con progetti pilota in tutto il mondo.
L’energia del moto ondoso è una fonte di energia alternativa e rinnovabile che sfrutta l’energia cinetica espressa nel moto ondoso. Esistono varie tecniche di sfruttamento del moto ondoso e la trasformazione dell’energia delle onde in energia elettrica è oggetto di vari studi e realizzazioni.
Le onde del mare rappresentano una risorsa energetica rinnovabile eccezionale, ma ad oggi poco sfruttata. Molte società hanno dunque iniziato ad investire nel settore ed una di queste, la Eco Wave Power, svedese, ma con sede in Israele, realizzerà una grande centrale elettrica onshore negli Stati Uniti.
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Lo sbarco in America della nuova tecnologia, nel sito del porto di Los Angeles, offre un’efficienza maggiore di quella solare. Il meccanismo è simile a quello della produzione dell’energia eolica, con la differenza che le turbine vengono mosse dalla forza cinetica dell’acqua anzichè del vento.
Tecnologia esportabile e facilmente adattabile, secondo Eco Wave Power, con le esigenze particolari e uniche delle coste di un paese. Pistoni idraulici collegati vengono compressi e decompressi per trasmettere un fluido idraulico biodegradabile negli accumulatori a terra. Questo genera la pressione per il funzionamento di un motore idraulico che a sua volta farà ruotare il generatore elettrico e invierà tramite un inverter l’elettricità alla rete.
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Al termine il fluido rientra nel serbatoio per essere nuovamente riutilizzato dai pistoni in quello che viene definito un sistema circolare chiuso. I vantaggi sono enormi parlando di un’energia praticamente inesauribile, pulita, facilmente prevedibile con lo studio dei venti. Inoltre garantisce la produzione di quantità considerevoli di energia e può essere sfruttata anche in mare aperto con sistemi offshore.
Gli svantaggi sono riconducibili all’adattabilità esclusiva di determinate posizioni prossime al mare e alla necessità di avere condizioni metereologiche ottimali. Rilevanti anche i costi di manutenzione e riparazione e un certo grado di inquinamento acustico e visivo con possibile disturbo alle navi commerciali e private.