È stata creata una nuova mappa 3D dell’universo. Il lavoro è incredibile e dettagliato. Ad oggi è la mappa più grande mai realizzata finora.
È stata creata una nuova mappa 3d dell’universo. Si tratterebbe della mappa 3d dell’universo, più grande di sempre, ma soprattutto la più dettagliata.
A crearla è stato il DESI, il Dark Energy Spectroscopic Instrument, una collaborazione osservativa internazionale gestita dal Berkley Lab con l’obiettivo di studiare in toto la struttura dell’Universo. DESI è stato costruito nel 2015 e si trova in Arizona.
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Installata sul telescopio Nicholas U. Maya di Tucson, si trova una particolare fotocamera DECam che è riuscita ad osservare milioni e milioni di corpi celesti, fotografandoli e realizzare la mappa nel dettaglio, nonostante il DESI sia solo al 10% del suo lavoro, in soli 7 mesi di operatività.
Non appena il lavoro sarà terminato i ricercatori stimano di ottenere una vastissima mappa estremamente dettagliata, mappa che potrebbe aiutare a comprendere al meglio la materia oscura e tutta la storia dell’universo.
La mappa 3d e l’obiettivo del DESI
Ed ecco la mappa estremamente dettagliata realizzata dal DESI. Analizzandola attentamente, la Terra si trova in basso a sinistra e guarda verso oltre 5 miliardi di anni luce in direzione della costellazione della Vergine. Andando avanti con il video, la prospettiva spazia verso la costellazione di Bootes.
Ogni punto colorato rappresenta una particolare galassia, che a sua volta è composta da un’infinità di stelle. La gravità ha trascinato le galassie in una “rete cosmica” di densi ammassi, filamenti e vuoti.
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In sostanza l’obiettivo del DESI è quello di scomporre la luce di ogni galassia, determinando quando la luce della galassia subisca lo spostamento verso il rosso, ovvero il cosiddetto effetto redshift. Man mano che la luce diventa sempre più rossa, la galassia si sta spostando sempre più lontano da noi.
Questa mappa, inoltre, potrebbe fornirci dettagli importanti sulla formazione dell’universo e sul suo destino. Alcune di queste galassie, infatti, si trascinano l’eco della loro formazione primordiale. Lo studio di questi echi potrebbe dare informazioni importanti circa l’espansione dell’universo.
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Quel che sappiamo oggi è che il 70% dell’universo è formato da materia oscura, una materia a noi ancora sconosciuta accompagnata dall’energia oscura, una forma di energia che sembrerebbe far muovere le stelle e far crescere sempre di più l’universo. Con la crescita dell’universo, cresce anche l’energia oscura accelerando ancora di più l’espansione dell’universo. La domanda viene quindi spontanea: cosa succederà all’Universo? Si tratta di un ciclo di espansione infinito o l’universo imploderà su se stesso?