Sapevi che le piante si muovono durante la notte: il perché che non ti aspetti

Ebbene, anche le piante si muovono, lo fanno durante la notte: il fenomeno si chiamata “nictinastia”, ossia dei movimenti nel sonno.

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Calathea Makoyana (Canva) – Orizzontenergia.it

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Anche la piante possono muoversi, è un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti, basta soltanto osservare la posizione di una pianta che abbiamo in casa. La sera la troviamo in un modo, la mattina seguente in un altra posizione. Questa abilità, che altro non è che un movimento nel sonno, prende il nome di nictinastia. In cosa consiste?

Secondo le fonti, le piante che mettono in pratica questo fenomeno tendono a ripiegare le foglie verso l’alto, durante la sera, in modo tale da evitare la dispersione termica. Tenendo le foglie alte e maggiormente compatte, concentrano maggior calore al loro interno. Mettono in pratica la nictinastia proprio tra il giorno e la notte, quando avvertono dell’escursione termica.

Il fenomeno della nictinastia, il movimento delle piante durante la notte

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Maranta Leuconeura (Canva) – Orizzontenergia.it

Tra le piante che maggiormente mettono in pratica i fenomeno della nictinastia, troviamo le piante da interno, quali la Calathea, la Goeppertia, la Maranta, la Stromanthe o la Ctenanthe. Tutte rientrano nella famiglia delle Marantaceae, e tutte presentano questa particolare caratteristica, cioè il ripiegamento delle foglie e degli steli.

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Al mattino, poi, quando le temperature incominciano a salire, la pianta effettua la manovra contraria, cioè distende le foglie, allargando gli steli, e rilasciando il calore trattenuto durante la notte. Durante la notte, nelle ore più fredde, le piante affrontano una sorta di dormiveglia. Ovviamente non possono dormire, non essendo dotate di cervello, ma riposano.

La loro attività, dipendente dal sole e dall’illuminazione, si interrompe. La fotosintesi clorofilliana smette la sua funzionalità quando arriva il tramonto e le energie del vegetale diminuiscono. Al buio, la fotosintesi clorofilliana non può avvenire, così il processo si interrompe. Rallentando le proprie attività, la pianta è più vulnerabile.

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In questo contesto, le piante appartenenti alla famiglia delle Marantaceae mettono in pratica questo processo di movimento nel sonno. Ma non solo queste, anche altre specie praticano movimenti specifici. Ad esempio, c’è chi chiude i fiori oppure chi abbassa le foglie. Nella notte, le piante rilasciano anidride carbonica e consumano ossigeno, perciò alcuni sostengono di non dormire con delle piante in stanza.

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