Addio test dei medicinali sugli animali: firmata la nuova legge

Da oggi le case farmaceutiche non potranno più testare i medicinali sulle cavie: è stata firmata la nuova legge

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Con sperimentazione animale si intende l’utilizzo di cavie in laboratorio a scopo di studio e ricerca in ambito farmacologico, fisiologico, fisiopatologico, biomedico o biologico. La maggior parte della comunità scientifica sostiene questa pratica asserendo che le reazioni fisiologiche ad uno stimolo sono molto complesse da prevedere.

Pertanto le simulazioni computerizzate non sono abbastanza sicure. Un’altra parte sostiene esattamente il contrario. In particolare le organizzazioni animaliste come la PETA, contestano le legittimità della procedura sperimentativa affermando come essa sia crudele, di scarsa rilevanza scientifica e non adeguatamente regolamentata.

Oggi, in tutto il mondo, per poter commercializzare un nuovo farmaco sono obbligatori test su diverse specie animali. Questo è sempre stato un grosso limite anche per l’abolizione della vivisezione nel settore. Anche nel caso di metodi alternativi, rimangono poi necessari anni di studi prima di passare alle prove su esseri umani.

Qualcosa sta cambiando. Il Presidente Biden infatti, a fine dicembre, ha firmato una nuova legge, l’FDA Modernization Act, che stabilisce l’eliminazione dell’obbligo di tale procedura per la commercializzazione dei nuovi farmaci. Questa fu presentata già lo scorso ottobre da due senatori degli Stati Uniti ed oggi è finalmente applicabile.

I medicinali non saranno più testati sugli animali, da oggi lo dice la legge

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Un chiaro cambio di rotta, che potremmo considerare una svolta storica considerando il ruolo di questo Paese nella ricerca e produzione di nuovi farmaci. Dunque, la Food and Drug Administration, FDA non richiederà più test su animali come topi, scimmie o cani, prima di approvare nuovi farmaci. Questo accellererà anche l’innovazione creando medicinali più sicuri ed efficaci, riducendo anche la burocrazia.

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E’ anche un passo avanti verso la fine della sofferenza e della morte inutile delle cavie. Inoltre oltre il 90% dei farmaci risultati sicuri ed efficaci sui modelli animali falliscono poi nei test clinici sulle persone. Non è ancora un divieto totale ma consente agli sponsor farmaceutici di utilizzare metodi alternativi.

Queste nuove procedure già esistono e sono sviluppate in laboratori come il centro canadese CCAAM. La dottoressa Charu Chandrasekera, fondatrice e direttrice, spiega che in realtà i test sugli esseri viventi non sono affatto un male necessario, ma sono solo un impedimento alla ricerca scientifica.

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I diversi metodi che non utilizzano sperimentazioni animali, ricorrono all’aiuto della biologia umana, usando cellule staminali, tessuti post mortem, provenienti dalle biopsie o dai resti di operazioni chirurgiche, per costruire modelli su microchip o con stampanti 3D.

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