Avete mai sentito parlare dell’artemisia? Una pianta che è molto semplice da coltivare. Andiamo a scoprire insieme a cosa bisogna fare attenzione.
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Una delle piante più utili, soprattutto dal punto di vista medico, è sicuramente l’artemisia. Molto spesso questa pianta viene usata soprattutto per depurare gli organi importanti del nostro organismo, in particolare il fegato. Un utilizzo comune soprattutto nella medicina orientale, essendo questa pianta originaria della Cina.
Tuttavia questa pianta è possibile ritrovarla anche in alcune zone dell’Europa, anche in Italia, soprattutto sui versanti delle Alpi. Si può coltivare anche in casa, ma quali sono le attenzioni da avere? Non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio come si coltiva.
Artemisia: quali sono le sue caratteristiche e come si coltiva
La pianta è molto semplice da riconoscere, avendo alcune caratteristiche peculiari. Essa raggiunge un’altezza compresa tra i 50 cm fino ad un massimo di 2 metri e ha un colore caratteristico verde con sfumature di bianco e argento. In quanto all’odore delle foglie è molto caratteristico, molto forte e pungente.
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Ovviamente questa pianta ha una fioritura davvero importante che di solito avviene nel periodo “tardivo” dell’estate, tra agosto e settembre.I fiori possono avere diversi colori che vanno dal bianco fino al giallo. Molto semplice da coltivare, ha una crescita spontanea soprattutto in alcune zone alte e soleggiate.
Proprio per questo, quando pensate di coltivare l’artemisia nel vostro giardino, dovete sistemarla in un posto ben soleggiato, stando attenti a non irrigarla troppo perché i ristagni di acqua possono far marcire le radici. Nel periodo invernale, basterà l’acqua piovana. Nel periodo estivo, invece, con il caldo torrido, bisogna ricordarsi di innaffiare l’artemisia almeno una volta al giorno.
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Attenzione anche ai parassiti. Nonostante l’artemisia sia una pianta molto resistente, infatti, bisogna fare attenzione agli afidi neri che possono andare a infestare tutta la pianta. Un’altra attenzione che dobbiamo avere sicuramente è di non esporre a troppa umidità la pianta perché questo la può portare a contrarre il malbianco che è una patologia che può portare anche alla morte della pianta.