Un’antico proverbio africano dice che se le formiche si mettono d’accordo, sono in grado di spostare un elefante
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Le formiche sono insetti estremamente diffusi e sicuramente tutti abbiamo avuto modo di vederne, non solo nei prati ma, a volte, anche in casa. Certamente sono ospiti fissi quando, durante le scampagnate, ci fermiamo a fare un picnic. Immancabilmente camminano sulla tovaglia in cerca di cibo.
Se ci soffermiamo a guardarle possiamo notare che sono sempre molto indaffarate e quando sono in gruppo sembra che siano perfettamente organizzate. A volte le vediamo trasportare qualcosa, come insetti morti o pezzi di foglie, che paiono essere estremamente pesanti per il loro piccolo corpicino.
Vi siete mai chiesti come fanno? Vediamolo insieme. Cominciamo col dire che fanno parte di una vasta famiglia di insetti imenotteri e sono diversi a seconda della zona in cui vivono. Ce ne sono in tutto il mondo eccetto l’Antartide. Come molti altri imenotteri, sono insetti eusociali, un termine coniato per indicare un altissimo livello di organizzazione sociale.
Le caratteristiche sono la suddivisione del lavoro in caste, la funzione riproduttiva riservata ad un’unica o poche femmine, la sovrapposizione delle generazioni e la cooperazione nella crescita dei piccoli. Sembra proprio che abbiano anche poteri particolari.
Alcune, per esempio, si auto esplodono come kamikaze, lacerandosi l’addome espellendo una sostanza tossica e appiccicosa con cui inondano il nemico per difendere la colonia. Comunicano tra loro attraverso ghiandole sul capo, che producono sostanze odorose per dare informazioni riguardo il riconoscimento sociale, la disponibilità di cibo e messaggi di allarme.
Le formiche: una forza della natura
Uccidono la preda in cooperazione. Alcune la tengono ferma ed altre spruzzano acido formico. Ma il superpotere più grande è la loro potenza fisica. In relazione alle dimensioni del corpo sono, infatti, tra gli animali più forti in assoluto.
Sono strutturate in modo da sollevare, spostare e trasportare oggetti, fino a 50 o anche 100 volte e più il loro peso, a seconda delle specie. Questa caratteristica è una dei segreti del loro successo, che gli ha permesso di colonizzare quasi ogni angolo del globo con una diversità che raggiunge oltre 14mila specie differenti.
Vediamo quali sono le loro componenti fisiche e meccaniche, come l’anatomia, le dimensioni, la mandibole e, ovviamente, i muscoli. Prima di tutto c’è l’esoscheletro esterno composto prevalentemente da chitina, che aiuta questi piccoli insetti a distribuire meglio il carico su tutto il corpo.
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Ma per sollevare pesi tanto enormi servono anche muscoli potenti? Non è tanto la potenza ma piuttosto il fatto che questi non devono fornire troppo supporto a tutto il corpo, come invece succede a noi, per cui possono essere liberi di applicare quasi tutta la forza nel sollevare oggetti.
I ricercatori che hanno studiato la biomeccanica dell’articolazione del collo della formica americana, exsectoides, hanno calcolato che può resistere a pressioni fino a 5.000 volte il suo peso. Una piccola formica tessitrice, Oecophylla, è in grado di sollevare fino a 100 volte il suo peso,
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Le mandibole a tenaglia sono in grado di esercitare una presa incredibile. La forza sta anche e soprattutto nei numeri e nella socialità. Lavorando insieme riescono a costruire, tagliare, coltivare, allevare e trasportare pesi enormi ed essere una parte fondamentale dell’ecosistema, un importante ingranaggio del nostro pianeta.