Sarà obbligatorio: chi dovrà ristrutturare casa per abbassare consumi energetici

Nuovi obiettivi da parte della Ue che ci impone di ristrutturare casa per migliorare l’efficienza energetica

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Casa-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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In Commissione Europea ancora il 15 Dicembre del 2021 è stato presentato un testo per il rinnovamento del patrimonio immobiliare presente su tutto il territorio. L’Italia e la Polonia hanno cercato di mitigare quegli obiettivi che sarebbe, comunque, impossibile raggiungere in un breve arco di tempo.

La Commissione ha, quindi, posto obiettivi minimi a cui gli Stati membri dovranno attenersi negli anni a venire. Questa direttiva fa parte della politica ambientale Fit for 55, che contiene un pacchetto di misure che prevedono la riduzione delle emissioni di CO2 almeno del 55% entro il 2030.

E’ necessario, secondo la Commissione, che le case vengano ristrutturate in modo adeguato per perseguire proprio questo obiettivo. La direttiva dell’Unione Europea ha previsto alcuni step per i prossimi anni. Entro il 2030 chi possiede un immobile o lo acquista in classe G, sarà costretto a ristrutturarlo per portarlo in classe E.

Ed entro il 2033 la classe energetica dovrà obbligatoriamente salire alla D. In Italia almeno il 60% degli immobili, attualmente, è in classe energetica G o F. Sono le classi più basse, di conseguenza, moltissimi italiani dovranno mettere mano al portafogli se vogliono continuare a rimanere i proprietari legittimi della loro casa.

Le nuove norme per adeguare le nostre case al fine di ottenere il bollino verde

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Ristrutturazione-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Naturalmente chi non provvederà, entro i tempi stabiliti, alla ristrutturazione delle proprie case, incorrerà in sanzioni che, per il momento, non sono ancora state quantificate. La Commissione ha lasciato ai singoli governi la scelta della somma che dovremo pagare.

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L’Europa ha, inoltre, deciso, per il momento, di ammorbidire un’altra norma, che era quella di non poter vendere nè affittare quegli immobili che non avessero il bollino verde. E la mancata ottemperanza agli obblighi provocherà una perdita del valore dell’immobile stesso che potrebbe avere anche delle conseguenze sui mutui.

Ci sono degli edifici che rimarranno fuori dall’obbligo di tali norme. Tra questi ci saranno gli edifici storici che sono ufficialmente protetti, le chiese, i luoghi di culto, le seconde case che, però, non devono essere abitate più di 4 mesi all’anno e le abitazioni indipendenti che hanno una superficie minore ai 50 mq.

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Dunque, i prossimi anni vedranno il 60% degli italiani impegnati nella ristrutturazione della propria casa a spese proprie. La conferma di tale direttiva è attesa per Marzo di quest’anno. Sarà compito dei singoli governi provvedere agli aiuti economici per l’adeguamenti richiesto.

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