Ortica, occhio all’irritazione: ma come riesce a farlo?

Durante le nostre passeggiate nei boschi ci sarà capitato di imbatterci nelle piantine di ortiche, ci siamo mai chiesti come mai pungono?

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Ortica-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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L’ortica è una pianta perenne che cresce spontanea nei nostri prati e boschi. Appartiene alla Famiglia delle Urticaceae. Possiamo trovarla ovunque, fino a 1.800 metri di altitudine, in particolare dove il terreno è ricco di nitrati e le zone sono solo parzialmente soleggiate.

Può superare anche il metro e mezzo di altezza. Molti di noi hanno imparato a riconoscerla fin da bambini e ad evitarla ogni volta che la si incontra durante le escursioni nei boschi, ma anche nei prati. Una volta che provi il fastidio che procura il toccarla non lo dimentichi più.

Nonostante questo inconveniente, a livello naturopatico, ha molte proprietà benefiche per il nostro organismo. Conosciuta ed utilizzata fin dall’antichità, in particolare per le sue proprietà diuretiche e antireumatiche, oggi la possiamo assumere sottoforma di infusi o compresse.

E’ un valido aiuto in caso di cistiti. Inoltre, attiva le funzioni digestive agendo sul fegato e sulle funzionalità intestinali. Le sue foglie sono, infatti ricche di clorofilla, sali minerali come il ferro, il fosforo, il magnesio e il calcio. I suoi principi attivi come i flavonoidi e gli steroli, hanno un’azione antiossidante e antinfiammatoria sul nostro organismo.

Inoltre rinforza i capelli ed è un ottimo rimedio contro la fastidiosa forfora. Già gli antichi erano consapevoli della capacità di questa pianta di tenere lontano la sfortuna. Aggiungere all’acqua del bagno l’infuso ottenuto facendo bollire 30 grammi di foglie, aiuta a purificarsi dopo avere passato un periodo particolarmente faticoso.

L’ortica e il suo potere urticante

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Una leggenda narra che un tempo, in un prato viveva una piantina di ortica. Era triste perchè nessuno osava avvicinarsi a lei. Un giorno una bellissima farfalla si posò sulle sue foglie. L’ortica si stupì del coraggio della farfalla la quale le chiese di conservare e proteggere le sue uova durante l’Inverno.

L’ortica ne fu onorata e le difese dalla neve, dal vento e dalla grandine. Nessun animale osò avvicinarsi a lei. Così arrivò la Primavera e i piccoli bruchi uscirono dalle uova. Arrivò l’Estate e i bruchi, trasformatisi in farfalle, volarono via dalla piantina che le aveva protette.

La mamma farfalla tornò e ringraziò la piantina d’ortica dicendole che le sue foglie erano e più forti e sicure al mondo. Da quel momento le ortiche proteggono e custodiscono le uova delle farfalle.

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Nonostante i tanti benefici e aiuti che ci porta questa piantina, non dobbiamo dimenticare che, nel momento in cui la tocchiamo, ci lascia un ricordo non piacevole di lei. Il bruciore che ne deriva è particolarmente fastidioso, anche se non rimane per molto tempo.

Ma ci siamo mai chiesti come mai l’ortica è così urticante? Ebbene, la spiegazione si trova nelle sue foglie. Queste sono ricoperte di una leggera peluria, la quale, a sua volta, presenta delle cellule, all’interno delle quali c’è un organello, vacuolo, che somiglia a una vescica.

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Il liquido del vacuolo contiene diverse sostanze, tra cui l’istamina, la serotonina e l’acido formico. E sono proprio queste sostenze le responsabili dell’effetto urticante della pianta. In realtà, si tratta di un meccanismo di difesa che l’ortica mette in atto nel momento in cui entra in contatto con un elemento estraneo. Ma se accarezziamo le foglie delicatamente, queste non ci pungeranno.

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