Il rinoceronte bianco è tra gli animali più a rischio estinzione, se ne contano pochissimi esemplari e la speranza di salvezza è quasi nulla.
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La sottospecie di rinoceronte bianco settentrionale è quasi estinto. Anzi, ormai è considerato del tutto estinto dal suo habitat naturale, da quando, nel 2018, è morto in Kenya l’ultimo esemplare conosciuto. Come mai è avvenuta la sua estinzione? Lo sappiamo tutti, il bracconaggio, il mercato dell’avorio, i cambiamenti climatici. Insomma, la colpa è solo dell’uomo.
Tuttavia, in questo quadro deprimente, la scienza potrebbe fare il miracolo, riportandolo in vita. In che modo? Tramite le cellule staminali. L’ultimo rinoceronte bianco ucciso in Kenya, chiamato Sudan, ha colpito al cuore tutti e ha spinto gli scienziati a recuperare le cellule staminali di altri due esemplari, fertilizzandole con liquido seminale congelato.
Grazie al processo attuato in laboratorio, è stato possibile recuperare 22 embrioni, i quali saranno impiantati nella sottospecie di rinoceronte bianco meridionale. Questa tecnica promette bene e potrebbe far tornare in vita la specie scomparsa. Gli scienziati sono fiduciosi, anche se la riuscita del programma potrebbe imbattersi in diversi problemi.
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Il primo problema che potrebbe sorgere è il dubbio se l’esemplare di rinoceronte meridionale potrà accogliere l’embrione con impianto cellulare. Si andrà a tentativi, ma la fiducia per la riuscita dell’operazione è alta. Ma come mai questa sottospecie di rinoceronte è definita “bianca”? In realtà, come dimostrano le foto, si tratta di una pelle grigia, come di ogni altra sottospecie di rinoceronte.
Tuttavia, il termine bianco deriva da un errore di traduzione di una parola africana “wyd”, che significa “largo”. Nel tempo, il termine “wyd” è poi diventato “white”, bianco, confuso dai ricercatori stranieri per un errore di pronuncia dagli abitanti del posto. Purtroppo, i rinoceronti sono sempre di meno, nel corso della storia sono stati sempre cacciati. La caccia al rinoceronte, iniziata alla fine del 1800, ha decimato la popolazione, riducendola a poche decine.
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Il colonialismo ha generato un disastro, contenuto soltanto grazie alle politiche di protezione attuate dai vari Stati africani. Nel corso dei decenni, poi, tanti rinoceronti sono stati trasferiti nei vari zoo del mondo e nelle riserve naturali. La popolazione ha resistito per un secolo, ma ormai siamo agli sgoccioli, se il rinoceronte bianco del nord è estinto, quello del sud rischia la stessa sorte. Speriamo che gli esperimenti cellulari possano fare il miracolo e ridare al mondo questo magnifico animale.