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Trasizione Ecologica: la prima regione italiana ha approvato il Piano

La Transizione Ecologica è uno dei punti più importanti del Piano Nazionale Di Ripresa e Resilienza. E per ottenre risultato le Regioni scendono in prima linea

Natura – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Le Regioni sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e della transizione ecologica. Essi hanno un ruolo chiave nella conoscenza del territorio, nell’analisi delle problematiche locali, nell’ascolto e confronto con i comitati e nella presentazione dei progetti. Ogni Regione dovrà elaborare e approvare un piano che contenga gli obiettivi sulla transizione ecologica.

Il 12 gennaio, la Regione Lazio ha approvato il proprio Piano Regionale di Transizione Ecologica (PTE). La Regione Lazio è la prima ad aver dato il via libera al provvedimento proposto dall’Assessorato alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale.

Il PTE ovvero il Piano della Transizione Ecologica del Lazio

Regione Lazio – Pixabay – OrizzontEnergia.it

La Regione Lazio ha annunciato che il PTE, ha circa 100 pagine di azioni e misure per riprogrammare la spesa pubblica per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità entro il 2050. Il fondo stanziato dalla giunta Zingaretti prevede un totale di 5,9 miliardi di investimenti, di cui 4,6 miliardi fanno parte della programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale di Coesione, mentre 1,3 miliardi provengono da altri fondi europei (FESR, FEASR, FSE+).

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In contemporanea all’approvazione del PTE, l’Assessore alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, ha annunciato l’avvio della presentazione delle domande per un bando da un milione di euro per finanziare gli studi di fattibilità tecnico-economica delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Si tratta degli investimenti iniziali necessari per chi voglia crearne una.

Le misure all’interno del PTE

Il nuovo piano PTE del Lazio prevede interventi su quattro temi principali: transizione energetica, transizione agricola, uso efficiente delle risorse e interventi per rendere il territorio sostenibile. Inoltre, per accompagnare questi provvedimenti ambientali, sono previsti anche interventi su due settori trasversali: trasformazione culturale e digitale. Il Piano raccoglie quindi le sfide contenute nel PNRR e le traduce in interventi di carattere regionale.

Prima dell’approvazione, il PTE è stato sottoposto in via preliminare alla prima Assemblea Civica del Lazio, evento organizzato dall’ong “Rinascimento Green” e da altre associazioni ambientaliste. La società civile ha potuto fornire osservazioni che sono state poi recepite nel provvedimento approvato dalla Giunta Regionale.

Il nuovo Piano Regionale di Transizione Ecologica del Lazio mira a unire le sfide della transizione ecologica e della trasformazione digitale, considerando non solo gli aspetti tecnici e settoriali, ma anche gli stili di vita, l’organizzazione delle città, le trasformazioni della mobilità, le relazioni di comunità, le abitudini e le mentalità dei singoli individui e i processi partecipativi.

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Per questo motivo il processo di creazione del PTE ha coinvolto anche l‘Assemblea Civica del Lazio, in linea con l’approccio della Regione di ascoltare e coinvolgere la popolazione. Il Piano combina le esigenze e le competenze territoriali con le norme nazionali e internazionali. La Regione Lazio ha creato anche un bando chiamato “Lazio in Transizione” che ha raccolto 479 proposte divise per otto macro aree tematiche: idrogeno, smartgrid, mobilità elettrica e accumuli, gestione della risorsa idrica, economia circolare, patrimonio naturale/biodiversità, cura del territorio, aree dismesse e aree a rischio, comunità energetiche, agrifotovoltaico.