In questi ultimi tempi si sta parlando in continuazione di energia rinnovabile, ma i dispositivi sono davvero green?
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Forse, fino ad oggi siamo stati più occupati a parlare di rinnovabili che a pensare se, anche questi dispositivi, siano davvero green come l’energia che producono. In realtà dovrebbero esserlo, in un’idea di sostenibilità circolare, come la si prevede e pensa, per tutte le produzioni.
Se i dispositivi non possono essere totalmente smaltiti nel rispetto dell’ambiente, devono, necessariamente, essere trasformati, pronti per essere utilizzati sotto un’altra forma, senza ricorrere, però, ad ulteriori estrazioni e sfruttamento di risorse naturali.
Si stima che un pannello fotovoltaico abbia una durata di vita che va dai 20 ai 25 anni. Al termine del loro ciclo, genera un rifiuto difficile da essere smaltito. Ora, nell’ottica dello smaltimento e del riciclo si stanno muovendo alcune società che vogliono sviluppare un loro modello nell’ottica della circolarità.
Un report della EEA, Agenzia europea dell’ambiente, ha stimato che nel prossimo decennio, i rifiuti generati dalle rinnovabili, come le turbine per l’eolico,le batterie per il solare e i pannelli, aumenteranno del 200% per i primi e del 600% per i secondi, fino ada rrivare al 3000% per i pannelli fotovoltaici.
Le rinnovabili sono davvero green?
I pannelli, in realtà, sono già riciclabili al 95%. L’alluminio, il rame, il vetro, l’argento e il silicono possono già essere recuperati. L’indio e il germanio, al contrario, appartengono alla categoria delle terre rare. Il loro recupero dalle rocce ha un impatto molto forte sullo sfruttamento della mano d’opera e sull’ambiente.
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Le pale dell’eolico, con l’acciaio, il ferro, il vetro, il rame e lo zinco, sono riciclabili al 90%. In questo caso le terre rare sono costituite dal disprosio e dal neodimio. Per le batterie, che sono costituite da grafite, alluminio, rame e nickel sono, al contratìrio, riciclabili al 100%. Le terre rare sono date dal cobalto e dal litio.
E’ importante, quindi, costruire le rinnovabili già in un’ottica circolare. I materiali da scegliere per assemblare un pannello o una pala eolica, dovrebbero rispondere alle leggi della sostenibilità, sia in fatto di rispetto verso i lavoratori che dell’ambiente.
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Una sfida che l’Europa deve saper cogliere. Il futuro del nostro pianeta è nelle mani dei governi, ma anche di chi, come noi, sceglie come costruire o ristrutturare la propria casa. Oggi esistono numerose possibilità che ci permettono di essere in linea con i parametri che ci chiede l’Europa. Facendo un passo in più, lo saremo anche con la natura.