Grotte di Pertosa: sotto terra il bacio più atteso. Ecco cosa è avvenuto tra stalattiti e le stalagmiti per un incontro che toglie il respiro
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Un tuffo nel cuore della natura e della terra potremmo dire. Basta recarsi in provincia di Salerno per effettuare un vero viaggio nella pancia del terreno che comunemente calpestiamo ogni giorno. Parliamo delle grotte di Pertosa-Auletta situate proprio nei comuni campani di Pertosa, Auletta e Polla, un regalo magnifico che la natura ci concede e che forse non tutti conoscono.
Si tratta di un complesso di cavità carsiche come se ne trovano tante lungo il nostro Stivale che si sviluppano lungo la riva sinistra del fiume Tanagro, così lunghe da non essere esplorate ancora in toto, a 263 metri sotto il livello del mare. Tu le hai mai viste? In questi giorni la magica notizia: le rocce tra di loro si toccano in un magico bacio che arriva dopo circa 20 mila anni. Vediamo tutto nel dettaglio.
Il “Bacio nella roccia” così è stato rinominato quello che è avvenuto nelle grotte di Pertosa-Auletta sul finire del 2022. Un fatto straordinario avvenuto dopo ben 20 mila anni nella pancia della terra in provincia di Salerno. Una stalattite e una stalagmite sono arrivate a sfiorarsi, per la prima volta e la foto è diventata subito virale.
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Diffusa dalla pagina Facebook ufficiale del sito, lo scatto ha fatto presto il giro del web mostrando come i due pezzi di roccia stanno per ricongiungersi dando vita e corpo ad una nuova figura, quella che è stata già rinominata ‘colonna’. Un processo lentissimo che ormai è arrivato quasi a compimento e che ha lasciato estasiati tutti.
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Le stalattiti e le stalagmiti non sono altro che delle formazioni calcaree che di solito si trovano proprio nelle cavità carsiche come le grotte di Pertosa-Auletta. Le prime si formano sulla sommità delle cavità a seguito del sedimentarsi dei minerali che vengono portati dalle acque. Lo stesso avviene per le seconde ma “nascendo” dal pavimento. Nel corso di questo lunghissimo periodo le due formazioni sono cresciute lentamente fino ad arrivare, oggi, a toccarsi aprendo la strada alla formazione di un unico blocco calcareo.