Dal fotovoltaico alle pale eoliche, per contenere l’inquinamento stiamo facendo molto, ma potremmo prendere spunto anche dagli antichi
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La questione legata all’inquinamento è, oramai, all’ordine del giorno. Si cercano soluzioni alternative che ci facciano risparmiare e che rispettino il più possibile l’ambiente in cui viviamo. Già in passato in Babilonia avevano sperimentato i giardini pensili e con notevole successo.
Certo, i motivi erano altri, ma oggi quelle antiche conoscenze potrebbero tornarci utili per risolvere o, quantomeno, arginare la questione dell’inquinamento atmosferico e acustico nelle città. Come sappiamo, la natura è un toccasana per l’ambiente in cui viviamo e per il nostro benessere psico-fisico.
I giardini verticali sono, in genere, costituiti da pannelli e moduli completamente ricoperti di piante. All’interno hanno degli appositi sistemi di irrigazione che permettono agli arbusti che scegliamo di rimanere sempre verdi e freschi. Oggi esistono delle aziende che si occupano di progettare e ricoprire intere pareti.
Esistono, ovviamente, varie tipologie tra le quali possiamo scegliere, dipende se abbiamo bisogno di pannelli molto grandi, per le facciate di un condominio, per esempio, o di moduli assemblabili per pareti più piccole. Per i grandi muri dovremo scegliere una facciata ventilata.
In questo caso i pannelli sono già completi di piante. La praticità di questa tipologia sta nel fatto che è possibile, in caso ce ne fosse bisogno, di sostituire un singolo pannello. Nel giro di un anno, in genere, le piante presenti nei pannelli dovrebbero essersi assestate.
Il lato posteriore dei pannelli è cieco, di conseguenza non dobbiamo temere l’umidità che potrebbe danneggiare i muri. Sono fissati, poi, da una griglia di alluminio che funge da supporto e che resiste sia all’umidità che agli agenti atmosferici di qualsiasi tipo.
Altra tipologia di muro verde è data dalle barriere fonoassorbenti. Si tratta di barriere autoportanti che vengono utilizzate, in genere, per ridurre i rumori in prossimità delle stazioni ferroviarie e delle autostrade. L’ingombro è minimo e questo permette di renderle adattabili per qualsiasi contesto.
Le piante che possono essere utilizzate per costruire i giardini verticali sono quelle che necessitano di poche cure. Devono avere una buona capacità di propagazione, quindi scegliamo rampicanti, cespugli e piante pendenti. Le graminacee sono una delle varietà migliori.
Resistono al freddo, ma soffrono un poco il caldo. Quindi vanno mescolate con la zizzania e la gramigna che, al contrario, amano i climi caldi, mentre con il freddo entrano in riposo vegetativo risvegliandosi in primavera. Per scegliere la tipologia giusta è doveroso tenere conto della zona geografica in cui stiamo progettando il giardino verticale, e il bisogno di acqua delle piante.
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I costi da affrontare dipendono daio materiali utilizzati per la struttura, dalle piante che sceglieremo, dal sistema di irrigazione e dal substrato. Per esempio, una facciata verde può andare dai 420 euro al metro quadro, fino ad arrivare a 450 euro, tutto compreso.
Al di là dei costi che sono, comunque, importanti, teniamo presente dei benefici a cui andremmo incontro se i muri delle nostre città fossero ricoperti di verde. La temperatura diminuirebbe almeno di 4°C e avremmo un risparmio per il raffrescamento e riscaldamento rispettivamente del 43% e fino al 6.3%.
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Inoltre, l’aria intorno all’edificio i cui muri sono ricoperti da un giardino verticale, andrebbe ad abbassare anche la temperatura dell’ambiente circostante. Le stime sono di una riduzione che varia tra lo 0.5 fino ad arrivare ai 4°C. I tecnici hanno rilevato la temperatura a due metri di distanza dalla parete.