Una delle piante aromatiche che più utilizziamo in cucina è il rosmarino, meglio, quindi, imparare a moltiplicarlo per averlo sempre fresco
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Il rosmarino è una pianta sempreverde e perenne molto conosciuta nelle zone del Mediterraneo. Appartiene alla Famiglia delle Laminaceae. Cresce, soprattutto, nelle zone litoranee delle coste tirreniche e ioniche. Ma la troviamo anche su quelle adriatiche e sulle rive occidentali del lago di Garda.
Spesso viene coltivata anche nei nostri giasrdini e nei vasi sui nostri balconi. E’ piuttosto facile da curare. E’ molto resistente e richiede pochissime cure. Difficilmente soffre fino a seccare, ma, per evitare qualsiasi eventualità, prepariamoci a moltiplicarlo così da averne pronto per ogni uso che ne vogliamo fare.
Prima di passare a come moltiplicare la nostra piantina aromatica, percorriamo un poco la storia di questo piccolo sempreverde. Conosciuto e molto apprezzato fin dall’antichità, tanto che, per gli antichi egizi, era uno dei principali ingredienti per l’imbalsamazione dei defunti.
Era conosciuta anche come l’erba del ricordo, perchè una delle sue proprietà è quella di migliorare le capacità della memoria e rinfrescare lo spirito. Presso gli antichi romani c’era la credenza che fosse nato dalle lacrime di Nettuno. Una leggenda narra che la ninfa Anfitrite, sposa del dio del mare, un giorno fuggì sulla terra.
Si era, infatti, stancata del carattere collerico di nettuno e della sua incapacità a rimanerle fedele. Ma il dio, disperato, emerse dal mare e si mise a cercare la sua sposa in lungo e in largo. Non riuscendo a trovarla si abbandonò alle lacrime le quali, cadendo sulla sabbia, fecero nascere questa piantina odorosa.
I due, dopo qualche tempo, si ritrovarono. Il rosmarino, in quell’attimo, fiorì conservando per sempre la memoria della pace che i due sposi avevano ritrovato. Questa bellissima leggenda è un motivo in più per avere numerose piantine nella nostra casa.
La tecnica per moltiplicarle è molto semplice. Partiamo da alcune talee. Scegliamo, prima di tutto, dalla pianta madre i germogli più giovani, verdi e flessibili. Con delle forbici affilate e pulite tagliamo il gambo ad una distanza di circa 10 centimetri dalla punta di crescita.
Puliamo leggermente il gambo tagliato, togliendo alcuni aghi alla base. Lasciamo almeno 5 centimetri di gambo senza aghi. Prendiamo un barattolo di vetro e riempiamolo di acqua. Qui inseriremo la nostra talea e la metteremo a dimora alla luce, ma lontano dai raggi diretti del sole.
Ripetiamo questa operazione per ogni talea che decidiamo di far attecchire. Cambiamo l’acqua del barattolo ogni due giorni con dell’altra a temperatura ambiente. I nostri rametti dovrebbero presentare le radici nel giro di qualche settimana. La crescita dipende anche dalla temperatura a cui sono esposte.
Potrebbe capitare che alcune talee non sopravvivano. In caso ce ne accorgeremmo subito, perchè i rametti saranno marroni e lasceranno cadere gli aghi. Se presentano le radici, sono pronte per essere interrate. A questo punto prendiamo un vaso di circa 10 centimetri.
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Riempiamolo con del terriccio misto sabbia e mettiamo a dimora le nostre piantine. E’ importante che ogni talea abbia il suo vaso personale. Annaffiamo bene e posizioniamo i vasetti alla luce non diretta e aspettiamo che le radici attecchiscano.
Quando capiamo che la piantina sta crescendo bene, mettiamo i vasetti alla luce diretta del sole per, almeno, 6 – 8 ore al giorno. Il terriccio va mantenuto umido fino a quando non vediamo che stanno crescendo delle nuove foglie. Raggiunti i 15 centimetri di altezza, possiamo raccogliere gli steli per l’uso che ne vogliamo fare.
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Ricordiamoci di ripiantare il rosmarino in un vaso più grande per permettere alle sue radici di avere il giusto spazio. Teniamo la nostra pianta pulita e potiamola dopo la fioritura per mantenerla compatta. Tagliamo sempre i rami secchi e vecchi, lasciando spazio a quelli nuovi e giovani.