Dall’Ecuador arriva la notizia della scoperta di una nuova specie di serpenti. Una specie presente già milioni di anni fa sulla Terra ma che ora è a rischio estinzione.
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Molto spesso la natura stupisce. È proprio quello che è successo in Ecuador dopo che un gruppo di ricercatori dell’Ecuador, brasiliani e tedeschi, hanno scoperto una nuova specie di serpenti. I dettagli della scoperta sono state addirittura pubblicate su una rivista scientifica specializzata dal nome European Journal of Taxonomy.
Non è raro che vengono avvistati, soprattutto in Ecuador, serpenti di cui non si sono mai avute tracce. Infatti bisogna sottolineare che, dopo l’Africa, l’Ecuador è il paese dove avvengono maggiori numero di avvistamento. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio l’ultima scoperta.
Il serpente scoperti dai ricercatori ha delle caratteristiche davvero uniche. Presenta una testa di appena 7 mm e non supera i 30 cm di lunghezza. Il nome scientifico dato da questi ricercatori a questo serpente è tropidophis cacuangoae (la famiglia dei tropidophis è presente solo nell’America del Sud).
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Tuttavia è bene specificare che questo nuovo serpente viene identificato con un nome anche più semplificato, ovvero quella di boa nano per le sue caratteristiche peculiari. Gli esemplari avvistati sono davvero pochi tanto che i ricercatori si sono posti l’obiettivo di ritrovare questo esemplare anche in Perù, paese vicino all’Ecuador, dove ci sono molti avvistamenti di serpenti.
A destare molto interesse nei ricercatori è il fatto che questo tipo di serpenti portano dentro di sé delle informazioni utilissime per quanto riguarda il tempo. Infatti, soprattutto negli esemplari maschi, dei resti di ossa pelviche, caratteristica specifica di rettili vissuti moltissimo tempo fa.
Questo fa pensare che diversi milioni di anni fa questo tipo di serpenti potessero avere anche delle zampe che, poi, hanno perso nel corso dell’evoluzione. Avvistare questo tipo di serpenti è davvero una cosa difficile, visto che riescono a mimetizzarsi davvero bene tra la natura e soprattutto tra boschi e foglie.
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Proprio il fatto che siano pochissime le specie avvistate fa sorgere la necessità di inserire questa tipologia di serpenti nella categoria delle specie minacciate. Tuttavia un obiettivo comune è quello di intensificare le ricerche, soprattutto in queste aree del mondo e del Sud America, soprattutto sulle femmine che sono in grado di dare alla luce tra i 5 e i 10 esemplari.