Così scrive Caramagna: Conosco un incantesimo che trasforma i pensieri normali in stupore e immaginazione. Si chiama campo di lavanda.
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La lavanda è un arbusto che muove la nostra immaginazione portandoci nei campi colorati della primavera. Ci delizia con il suo profumo e ci regala la magia della calma e della tranquillità. E’, infatti, un’essenza molto utilizzata in naturopatia, proprio per le sue proprietà calmanti e rilassanti.
Molto conosciuta ed apprezzata dagli antichi, in particolare i romani, che la utilizzavano per profumare gli indumenti, le lenzuola e gli asciugamani. Appartiene alla Famiglia delle Lamiacee, è originaria del bacino del mediterraneo.
Famosissime sono le coltivazioni di lavanda nel sud della Provenza. Cresce spontanea sulle Alpi e sugli Appennini, tra i 300 e i 1.000 metri di altitudine. Ma se viaggiamo lungo lo stivale, possiamo imbatterci in grandi distese di coltivazioni di lavanda.
Dal Piemonte, nella zona del Monferrato, o nel cuneese, a Sale di San Giovanni, luogo conosciuto anche come la Provenza d’Italia o in Valle Stura dove si estendono i prati di izòp, il nome della lavanda nel dialetto occitano. Qui si trova ancora la vecchia distilleria Rocchia, famosa per produrre l’olio essenziale dal fiore.
Fino ad arrivare in provincia di Ravenna, a Casola Valsenio, dove possiamo trovare 20 diverse varietà di lavanda nel Giardino dell Erbe. A luglio, qui organizzano eventi come la notte viola e la giornata della lavanda proprio per celebrare questa bellissima pianta.
La sua delicata bellezza e il suo profumo avvolgente non possono non portarci a coltivare una piccola piantina sul nostro balcone. I suoi fiori sono molto apprezzati anche secchi. Nel periodo di fioritura, molti la raccolgono e la fanno seccare per utilizzare, poi, i fiori da mettere in piccoli sacchetti di lino per profumare armadi e cassetti.
La lavanda è una pianta molto resistente, tanto che, anche chi ha un pollice non rpoprio verde, può iniziare a coltivarla. prima di tutto prendiamo un vaso di terracotta, in quanto questo materiale la protegge dal freddo. Acquistaimo un terriccio con un ph tra 6 e 8 e cominciamo il lavoro.
Interriamola ad una profondità di circa 10 centimetri e concimiamola regolarmente con un fertilizzante ricco di azoto, fosforo e potassio. Posizioniamola alla luce. Non teme particolarmente il freddo, ma, durante l’inverno non annaffiamola, lasciamo che ci pensi la pioggia.
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Durante l’estate, al contrario, irrighiamola con una certa regolarità, facendo attenzione che tra un’annaffiatura e l’altra il terreno sia ben asciutto. Come molte altre piante, non ama i ristagni, che potrebbero far marcire le radici. Controlliamola spesso, avendo cura di togliere tutte le erbacce.
Il suo profumo, molto piacevole per noi, è, invece, mal tollerato dagli afidi e dai parassiti che preferiscono starle alla larga. In estate proprio questo suo profumo terrà lontane anche le zanzare o altri insetti fastidiosi. Se seguiremo questi piccoli accorgimenti la nostra lavanda, in estate, ci regalerà i suoi bellissimi fiori.
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Una curiosità, la lavanda è un fiore che può avere due significati. Uno di questi le attribuisce il messaggio: il tuo ricordo è la mia unica felicità. Regalarla può mettere in luce un sentimento molto profondo anche di amicizia sincera. L’altro è un poco ambiguo ed è legato alla diffidenza.