Una delle succulente più belle da tenere in casa è quella che porta anche un nome molto particolare: la pianta del rosario
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La Senecio rowleyanus, meglio conosciuta come pianta del rosario, è una succulenta che appartiene alla Famiglia delle Asteraceae. E’ originaria del Sud Africa e delle Province del Capo. Il nome deriva proprio dalla sua particolare struttura.
Infatti, possiede lunghi rami sottili e pendenti che presentano delle caratteristiche foglie a forma sferoidale, con un diametro di circa 5 mm. I fiori sono riuniti a capolino e sono di colore bianco. E’ una pianta molto resistente ed è semplice prendersene cura.
Piace molto a chi ama le succulente. Orna in modo particolare ed originale qualsiasi angolo della casa. La sua posizione ideale è appesa al soffitto, per permettere ai suoi rami cadenti di scendere liberi. Per la cura sono necessari piccoli e semplici accorgimenti.
Possiamo scegliere il vaso che meglio si adatta all’angolo dove vogliamo sistemarla. Le sue radici non sono troppo invadenti. Il terriccio deve essere quello adatto alle succulente ed anche ben drenato. E’ una pianta che, infatti, non ama i ristagni.
Durante l’inverno va annaffiata poco, una o due volte al mese è sufficiente. In primavera e in estate possiamo abbondare, ma, prima di aggiungere altra acqua, accertiamoci che il terreno si sia asciugato completamente. Nei mesi caldi, aggiungiamo all’acqua di irrigazione del concime liquido specifico per le piante grasse.
Ripetiamo l’operazione almeno una volta al mese. In questo modo ci regalerà i suoi bellissimi fiorellini nei mesi di agosto fino alla fine di ottobre. Il luogo dove è meglio mettere a dimora il nostro senecio va scelto con cura. Durante l’inverno va sistemata in casa, non ama, infatti, le basse temperature.
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Deve avere una buona esposizione alla luce, ma lontano da termosifoni, stufe o altre fonti di calore. Mentre, in estate, possiamo portarla e lasciarla in giardino. Non lasciamola, però, esposta alla luce diretta dei raggi solari. Il troppo calore potrebbe portarla a seccarsi.
In questo caso, possiamo tentare di rianimarla creando dei piccoli fori nel terreno del vaso. Prestiamo attenzione a non danneggiare le radici. Una volta creati i buchi, immergiamo il substrato con dell’acqua tiepida e lasciamola immersa fino a quando il terriccio non sarà completamente bagnato.
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Una volta raggiunto lo scopo, mettiamo la pianta in un vaso per permettere all’acqua di drenare. Manteniamo vaporizzate le foglie per mantenerle idratate. Ora non ci rimane che aspettare per vedere se la nostra succulenta si è ripresa. Togliamo tutte le foglie secche e riprendiamo a curarla normalmente.