Installare dei pannelli fotovoltaici, non solo ci permetterà di risparmiare sulla bolletta, ma guadagneremo anche qualcosa
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Ormai da alcuni anni a questa parte abbiamo assistito ad una forte espansione degli impianti fotovoltaici dalle abitazioni residenziali, alle aziende agricole, ai capannoni ed i centri commerciali. Incentivati in vario modo hanno dato il via ad installazioni sempre più diffuse
Potremo usufruire del Super Ecobonus ristrutturazione del 50%, prorogato per tutto il 2023 e 2024 che riguarda anche la fornitura di tutti i componenti e la mano d’opera per assemblarli in loco. Sono comunemente chiamati anche pannelli solari.
Tecnicamente si definiscono collettori termici, per la produzione di acqua calda sanitaria o moduli fotovoltaici. Questi ultimi sono quelli che ci interessano qui. Nello specifico servono a convertire l’energia solare in energia elettrica. Prima in corrente continua e poi, grazie agli inverter, alternata.
Questa è utilizzabile anche dalla rete distributiva che raggiunge ormai quasi tutti gli edifici sul continente europeo. In Italia lo scambio energetico tra i detentori dei fotovoltaici ed i distributori è possibile dal 1999. E’ determinato dalle delibere dell’autorità pubblica di regolazione, ARERA, che ne fissano le condizioni.
In pochi sanno che un impianto fotovoltaico ci fà risparmiare, ma anche guadagnare
Tra queste i prezzi, che sono riconosciuti della disciplina dello Scambio Sul Posto, SSP, per la produzione di elettricità in eccesso rispetto all’autoconsumo. I costi di installazione negli ultimi anni si sono notevolmente abbassati per il cambio della tecnologia.
Per il residenziale, si va da una potenza di 3 kW, con un costo di installazione inferiore a 5.000 €, fino ad uno di 6 kW che, in proporzione, costa meno, ossia inferiore a 8.000 €, Se abbiamo un impianto da 3 o 4 anni possediamo un possibile tesoro di centinaia o migliaia di euro.
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Il GSE, Gestione Servizi Energetici, è il garante ed il promotore dello sviluppo sostenibile del Paese. Affianca ogni giorno cittadini, professionisti, imprese ed enti locali per sostenere progetti di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza.
Si occupa anche di ritirare l’energia immessa in rete ed erogare il contributo dello scambio sul posto. Basta andare nel nostro profilo e controllare se il pagamento delle eccedenze è stato abilitato oppure no. In questo caso procediamo alla modifica entro il 31 gennaio.
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Così che tutto ciò che abbiamo accumulato, dall’attivazione fino alla fine del 2022, verrà liquidato ad un prezzo più elevato. Recuperiamo in questo modo dei soldi che ritroveremo a giugno con un normale bonifico. Dobbiamo poi fare la dichiarazione dei redditi perché è una vera e propria vendita.