Sapevate che l’agrifoglio è una pianta che può rivelarsi molto utile in caso di febbre e raffreddore? Andiamo a scoprire nel dettaglio come assumerlo.
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Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare almeno una volta nella vita dell’agrifoglio. Un piccolo albero che solitamente si trova nei boschi, dove ci sono terreni molto ben drenati. Volendo, può raggiungere anche i 20 metri di altezza ed è una delle piante più presenti in Italia e nell’Europa meridionale.
Con il tempo l’agrifoglio è stata considerata la pianta per eccellenza del periodo natalizio, proprio co,me la stella di Natale. Tuttavia molto spesso è citata anche come esempio di portafortuna da mettere in casa. Caratteristica principale di questa pianta è che ha dei fiori sia maschi che femmine.
Soltanto nelle femmine si può avere la crescita delle bacche, tipicamente rosse che danno all’agrifoglio il suo aspetto tradizionale. Stiamo parlando di un ottimo alleato anche per la salute e che può essere assunto attraverso degli infusi, utili ad abbassare la febbre, ridurre le infiammazioni e migliorare il dolore causato da reumatismi. Un valido rimedio anche per liberare le vie respiratorie da muco e catarro.
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Ma come preparare un infuso di agrifoglio? Non dovete far altro che procurarvi la corteccia e le foglie dell’agrifoglio. Per prima cosa dovete bollire circa un litro di acqua. Una volta che l’acqua sarà cocente, dovete versare circa 3 grammi di corteccia, di agrifoglio oppure delle sue foglie. Dopodichè, dovete lasciare riposare il tutto per minimo 10 minuti e, poi, filtrare bene in una tazza tutto il liquido ottenuto e berlo (preferibilmente lontano dai pasti).
La buona notizia inoltre è che è molto semplice da coltivare anche in casa. Infatti, essendo una pianta tipicamente invernale, regge bene anche le basse temperature, arrivando a sopportare anche meno 15 gradi. La sua posizione preferita è una zona dove non arriva la luce diretta del Sole, ombreggiata. Questa pianta può essere coltivata anche in vaso perché ha una crescita molto lenta (di circa 15 cm all’anno).
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Non a caso, quando decidiamo di coltivare un agrifoglio, la potatura non è necessaria. Bisogna fare caso al terreno che deve essere piuttosto acido. Importante anche l’innaffiatura: se coltivato in vaso, l’agrifoglio deve essere innaffiato almeno di una volta a settimana. Se si tiene la pianta in casa oppure su un balcone, è bene tener presente che le bacche del trifoglio sono estremamente velenose. Proprio per questo meglio tenerle lontane da bambini che possono ingerirle.