Specie esotiche invasive nella penisola, la colpa è dell’Italia e la poca attenzione?

Il bel paese si è riempito di specie vegetali e animali insolite, dalle forme e dai colori esotici, spesso invasive. Cosa sta succedendo? Di chi è la responsabilità?

Specie esotiche Italia
Coleottero asiatico – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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La Commissione europea ha citato in giudizio sei stati membri dell’Unione, fra cui l’Italia, per sottoporli all’arbitrio della Corte di giustizia. Il movente dell’appello alla Corte sta nelle politiche assenti di regolamentazione sulle specie esotiche invasive introdotte negli habitat rispettivi.

Il deferimento alla Corte di Giustizia è giustificato dal potenziale pericolo che queste specie esotiche invasive rappresentano per degli ecosistemi così diversi da quelli originari e di loro provenienza.

Specie esotiche invasive in Italia: la commissione deferisce alla Corte di Giustizia

Specie esotiche giacinto d'acqua
Giacinto d’acqua – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Alcuni paesi intra ed extra europee hanno delle specifiche leggi che regolamentano il passaggio e l’introduzione di specie esotiche da un habitat all’altro del mondo. Ad esempio non è possibile portare via dall’Africa conchiglie o semi di alberi specifichi poiché si potrebbe danneggiare l’ecosistema del continente.

Allo stesso modo in Australia vigono severi controlli in sede aeroportuale su animali introdotti nel continente, specie vegetali e simili, tanto in ingresso quanto in uscita dal paese. Diverse specie animali e vegetali infatti possono andare ad alterare gli habitat in cui vengono introdotte se radicalmente differenti da quelli di origine.

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L’introduzione di queste specie può modificare radicalmente interi ecosistemi, soprattutto se invasive e di rapida riproduzione. Altre conseguenze da non sottovalutare sono la sparizione delle specie locali e il passaggio di malattie e virus inediti. I paesi interessati dall’appello in Giudizio sono la Bulgaria, l’Irlanda, la Grecia, la Lettonia, il Portogallo e l’Italia.

La ragione è la mancata attuazione delle disposizioni del regolamento n°. 1143/2014 proprio sulla gestione dell’introduzione e la diffusione di specie esotiche invasive. Il regolamento è proprio quello sulle “specie esotiche invasive“. Da Bruxelles la Commissione ha segnalato l’inadempienza agli obblighi segnalati e alle carenze da colmare.

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L’introduzione di queste specie è una delle principali cause della perdita di biodiversità nel paese e nel mondo. Calabrone asiatico, giacinto d’acqua, e, per l’Italia, il coleottero asiatico per le palme, sono solo alcuni esempi di specie nocive introdotte nei paesi europei. Turismo e globalizzazione hanno nell’ultimo periodo rinvigorito questo fenomeno: in Italia si registra un aumento di specie esotiche del 96%, in Europa del 76%.

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