Benessere mentale: prendersene cura è importante ed il canto degli uccelli può dare una grande mano. Ecco i dati di un sondaggio
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La ricerca del benessere mentale, oggi, è sempre più sentita. Curarsi, anche dal punto di vista dell’anima e della mente non rappresenta più un tabù come un tempo. Questo significa che non solo i percorsi di analisi con gli specialisti sono vissuti in maniera sempre più serena e alla luce del sole, ma si ricercano, anche altre forme che aiutano a rilassarsi, a staccare la mente dalla frenesia della quotidianità e concedersi uno spazio tutto per sé che libera la mente.
Come? Osservando gli uccelli e ascoltandone il loro canto. Trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta è per gli esperti un vero toccasana, meglio se trascorso in giardino o al parco alla “ricerca” dei volatili facendosi trasportare dal loro canto. Un metodo efficacissimi per mettere da parte pensieri e sentimenti negativi.
Ascoltare il canto degli uccelli e contarli è la via per rasserenarsi e “curare” il proprio benessere mentale. È questo l’esito del sondaggio YouGov commissionato dalla RSPB che mette nero su bianco come il canto degli uccelli ha un effetto positivo sulla salute mentale. Lo dicono 9 persone su 10 di quelle intervistate. A rispondere sono stati i cittadini del Regno Unito.
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Trascorrere del tempo all’aria aperta per gli inglesi è assai benefico, ma non solo. Per il 91% degli intervistati farlo osservando gli uccelli e ascoltando il loro canto lo è ancora di più riscuotendo un effetto assolutamente positivo. Prova ne è la sperimentazione fatta nel corso dello scorso anno con l’evento Big Garden Birdwatch. Hanno partecipato 700 mila persone che sono riuscite a contare 11 milioni di uccelli. Il più osservato? Il passero domestico, a seguire cinciarella e storno.
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C’è però una grande preoccupazione a riguardo. Gli studiosi hanno osservato come i cambiamenti climatici influenzano negativamente la vita degli uccelli che muoiono con maggiore frequenza, soprattutto le specie più piccole, come codibugnoli e scriccioli. Anche la Big Garden Birdwatch ha confermato la cosa. In base agli avvistamenti fatti è emerso che il verdone ha ripreso a circolare mentre altre razze come il tordi bottaccio ha fatto registrare un calo clamoroso, più 80% in meno rispetto al primo Big Garden Birdwatch organizzato nel 1979.