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Edifici storici e fotovoltaico: la possibile soluzione arriva da un’azienda italiana

L’Italia è un paese pieno di edifici storici intoccabili, ma, forse, ancora per poco, grazie al genio di un’azienda tutta italiana

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Si parla moltissimo di ristrutturare le case per portarle a una classe energetica superiore che ci permetta, non solo di risparmiare, ma anche di avere un impatto meno invasivo sull’ambiente. Pochi tengono conto del fatto che l’Italia è un paese storicamente vecchio.

Questo, da un punto di vista paesaggistico, fa del nostro bel paese un luogo di inestimabile valore, ma, nel momento in cui dobbiamo mettere mano alla nostra vecchia casa, allora il discorso cambia. I centri storici, per le belle arti, sono intoccabili o quasi.

In questo modo, rendere la nostra abitazione a norma, secondo le regole che stanno per obbligarci a seguire, diventerà piuttosto difficile. Ci sono comuni in cui è vietato mettere sui tetti i pannelli fotovoltaici. Non solo non si possono installare quelli appoggiati sulle tegole, ma nemmeno quelli integrati, anche se quasi invisibili.

Tenedo conto delle varie restrizioni che ogni comune decide in base al luogo in cui si trova, una piccola azienda a conduzione famigliare, ha trovato una possibile soluzione. La sede dell’azienda è Vicenza, ed opera già nel settore delle tecnologie fotovoltaiche all’avanguardia e di illuminazione a LED.

L’idea nasce proprio dalla necessità di rendere sostenibili quegli edifici che devono rimanere così come sono stati costruiti un tempo. Di conseguenza, poichè i pannelli non potevano essere la soluzione ideale per mantenere integro l’edificio e il paesaggio, ecco l’idea delle tegole solari.

Se hai una casa storica, ora puoi renderla energeticamente efficiente

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Il funzionamento è molto semplice. Ogni tegola è costituita da un pezzo unico e indivisibile. Le cellule fotovoltaiche sono incorporate all’interno della tegola stessa. Il suo funzionamento si basa sul principio della bassa densità molecolare. Ogni modulo, costruito artigianalmente, è realizzato con un composto polimerico atossico e riciclabile.

Al suo interno sono incorporate delle celle in silicio monocristallino. Esternamente, la tegola mostra una superficie opaca alla vista, ma trasparente per i raggi solari. Questo permette alla luce di penetrare a fondo ed alimentare ogni cella. E’ una soluzione innovativa che permette di ricoprire sia i tetti che le pareti e le pavimentazioni degli edifici.

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Le tegole da posizionare sui tetti seguono la normale installazione come se fossero quelle in laterizio. Altra nota positiva è che è possibile sostituire la normale copertura già esistente senza aggiungere nessun’altra struttura. In più, la luce catturata attiva un processo naturale e infinito che purifica l’aria mentre la superficie della tegola si pulisce.

L’installazione di 134 tegole, che coprono un’area di circa 90 metri quadri, permettono di produrre 1 chilowattora di elettricità. Il rendimento non è molto elevato, ma torna utile per tutti quegli edifici che non possono usufruire del normale pannello fotovoltaico.

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Qualche anno fa, nel 2015, questa nuova tecnologia è stata portata all’attenzione,  dall’ex Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, MiBACT, come possibile soluzione per rendere più efficienti dal punto di vista energetico i vecchi edifici che fanno parte del nostro patrimonio storico. E, per la prima volta, nel 2018, le tegole furono installate nella Domus dei Vettii, nel Parco Archeologico di Pompei.