Alto Adige: si tenterà di produrre mele ed energia

Una vera e propria e sfida: produrre allo stesso tempo mele ed energia. Il tutto rientra all’interno del piano Horizon Europe

innovazione alto agide mele energia
Meleto – Pixabay – OrizzontEnergia.it

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Nell’antica Grecia, le mele erano associate a molte leggende e miti. Impossibile non citare il mito di Atalanta. La celebre cacciatrice greca Atlanta, fu costretta a partecipare a una corsa dove doveva affrontare i suoi avversari. Durante la gara, le fu offerto una mela d’oro da un dio che cercava di distrarla, ma lei non cadde nella trappola e vinse la corsa. O quello di Paride e Afrodite.

Qui il protagonista fu chiamato ad eleggere quale della dee fosse la più bella, e decise che Afrodite fosse la più attraente. Come premio, il principe di Troia diede alla dea una mela d’oro. Ma anche le altre dee volevano la mela, causando poi la guerra di Troia, raccontata da Omero. E da questo mito nacque il famoso pomo della discordia. Ma non si può non citare la mela biblica di Adamo ed Eva, diventata poi il simbolo della Apple. Questo frutto dunque è legato a doppio filo con la storia, mitologica e o meno, dell’essere umano. E ora le mele stanno scrivendo un‘altra pagina davvero incredibile.

Mele ed energia: la sfida del Trentino Alto Adige

programma Horizon Europe mele energia
Mela – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Infatti in provincia di Bolzano c’è un meleto davvero incredibile Il motivo? Oltre alla produzione dei frutti, questo campo produce anche energia eletttrica. Si tratta di un vero e proprio esperimento all’interno del piano Horizon Europe. Un progetto, finanziato dall’UE, al quale cooperano 18 partner tra aziende ed enti di ricerca.

Secondo quanto riportato dall’A.D. di EF Solare, Andrea Ghiselli lo scopo della partecipazione al progetto, è quello di avere soluzione affnché l’agrivoltaico possa essere integrato sia con il paesaggio sia con le colture. Ma non solo perché l’obiettivo è qnache quello di renderlo alla portata anche delle piccole aziende.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> E’ di 50 anni fa, ritrovata in spiaggia: la dimostrazione della pericolosità della plastica

Il progetto finanziato dalla Ue con 5 milioni di euro, che coinvolge EF Solare, Enea e partner spagnoli, belgi ed olandesi, mira a dimostrare che l’installazione di pannelli fotovoltaici nei campi coltivati non degrada la produzione agricola e non compromette la salute del terreno. Il progetto prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici su campi aperti in Spagna che produrranno ortaggi e in Olanda raccoglieranno pomodori e uva.

L’importanza del meleto nel piano Horizon Europe

E a fornire le risposte più interessati sarà proprio meleto in provincia di Bolzano. Tra cui le tanto attese risposte sulla compatibilità tra agrivoltaico e colture in campo aperto. Gian Luca Teodori, direttore Operations di EF Solare, spiega che il progetto prevede pannelli a 3,5 metri di altezza supportati da pali senza base in cemento e privi di trattamenti che potrebbero danneggiare il suolo. I pannelli ruoteranno per seguire il Sole e saranno posizionati per ottimizzare l’esposizione solare delle piante da frutto.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Gran Bretagna: il cambiamento climatico influenza le migrazioni degli uccelli

L’innovazione del progetto consiste nella simbiosi tra fotovoltaico e agricoltura, con pannelli e piante che si adeguano reciprocamente. Una parte del meleto avrà piante in due dimensioni, mentre altre saranno tradizionali. Tutti e tre i settori saranno monitorati da sensori per capire l’interazione tra frutteto e fotovoltaico.

La EF Solare ha già realizzato un impianto sperimentale in un agrumeto a Scalea nel 2021. Teodori afferma che i pannelli solari, se progettati correttamente, possono accrescere la produttività delle piante, poiché possono regolare i tempi di maturazione dei frutti e l’infrastruttura può essere utilizzata per altre tecniche di supporto, come teli antigrandine, reti anti-insetti e irrigazione a pioggia che risparmia acqua.

Gestione cookie