A Napoli è accaduto un fatto davvero incredibile: ha fatto ritorno il coccodrillo che, da millenni, popola le leggende della bella città
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Sui social ha suscitando interesse un filmato pubblicato lo scorso 27 gennaio 2023. Si trattava di una ripresa alquanto strana e particolare ambientata nel golfo di Napoli. Uno strano animale emerge leggermente dalle acque e nuota vicino alle barche. Cosa potrebbe essere? Molte personehanno commentato e condiviso il video, alimentando ulteriormente la curiosità.
Pare proprio un coccodrillo. Certamente un rettile di questo tipo è pericoloso ma, in ogni caso, la sua presenza è altamente insolita. Non è affatto nel suo habitat naturale. Entriamo per un istante nella storia di questa città. Non è la prima volta che a Napoli la gente parla di un animale di questo tipo.
Vale la pena ricordarlo perché rappresenta il luogo in cui è avvenuto l’avvistamento. Ci sono varie leggende, molto antiche, che narrano di un enorme coccodrillo che si nutriva dei prigionieri incarcerati nelle segrete del castello. Una procedura a cui ricorreva il Re Aragonese Ferdinando I, per disfarsi di loro.
Secondo altri invece, era la Regina Giovanna, della stirpe D’Angiò Durazzo, a fare la stessa cosa. Poteva così disfarsi dei suoi tanti amanti. L’origine delle storie popolari ha, spesso, un fondo di verità. E’ un dato certo che un grosso rettile impagliato era stato appeso per secoli sull’arco di trionfo all’esterno del Castello.
La sua carcassa infatti si trovava nei depositi di San Martino dove giaceva da 150 anni. L’accademia delle Belle Arti l’ha restaurata e ricomposta. Ma cosa ci faceva lì? Lo studio condotto da un team di ricercatori ha svelato il mistero. Dall’esame del DNA finalmente adesso gli viene data un’identità più precisa.
E’ una specie nota come Crocodylus Niloticus, un genotipo presente nel Lago Nasser. Risale ad un periodo che va tra il 1296 e il 1419. Per cui la leggenda più veritiera è quella del soldato che, di ritorno dall’Egitto, volle offrire un voto alla Madonna del Parto che era custodita a Castel Nuovo.
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Per questo motivo, le offrì l’animale impagliato che aveva portato con sé. Torniamo ai giorni d’oggi. Il nuovo racconto riguarda un altro coccodrillo che è stato visto nuotare tranquillamente a mare tra le barche, nello specchio d’acqua antistante la Rotonda Diaz. Ma da dove arrivava? Niente panico, qui il mistero è stato subito risolto.
in realtà è solo una versione meccanica usata da una nota trasmissione Tv. Infatti, vicino al robot c’era anche un tecnico impegnato a controllarne il giusto funzionamento. A segnalare la vicenda è stato Carmine Meloro, del comitato pescatori di Napoli, i quali, sapendo di cosa si trattava, non erano affatto in allarme.
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Sul fatto è intervenuto anche Francesco De Giovanni, consigliere della Municipalità di Chiaia. Posillipo, San Ferdinando. La sua dichiarazione è stata di soddisfazione per le riprese che si sono svolte a Napoli. E’ sempre bello, aggiunge, raccontare le leggende e valorizzare la storia, la cultura e la bellezza del territorio. Il suo augurio è che, anche questo racconto, serva a dare il giusto lustro ad una splendida città come Napoli.