Lo scorso autunno, un uccello migratore aveva percorso più di 13 mila km, volando dall’Alaska alla Tasmania: ora il record è confermato.
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Era lo scorso ottobre, quando un eccello migratore della specie della pittima reale (Limosa Limosa), aveva percorso in volo 13.560 km in 11 giorni, partendo dall’Alaska e arrivando alla Tasmania. Monitorata dal Pūkorokoro Miranda Naturalist’s Trust, la pittima reale, identificata con il codice di 234684, era partita il 13 ottobre 2022, ed era arrivata a destinazione il 25 ottobre.
Grazie a un trasmettitore satellitare era stato possibile monitorare tutto il viaggio del giovane uccello, di soli 5 mesi, sorvolando tutto l’oceano Pacifico e l’Australia. Un tragitto lunghissimo e senza soste, per questa pittima reale, una specie migratoria che vive in tutto il mondo e che è minacciata di estinzione, tanto da essere inserita nella Lista Rossa della IUCN.
L’esistenza della pittima reale è a rischio per via dei cambiamenti climatici e per la distruzione del suo habitat naturale, stravolto per fare spazio ai campi agricoli. Attualmente, si contano circa 700 mila esemplari nel mondo, di cui 100 mila in Europa. Il nuovo record, recentemente è stato confermato dalla Guinness World Records.
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Il record precedente apparteneva comunque a un altro esemplare di pittima reale, segno che questa specie non è nuova alle grandi migrazioni. La pittima, infatti, è l’uccello migratorio che affronta i viaggi più lunghi. Questa specie, scientificamente chiama Limosa Limosa, vive in stormi molto numerosi. Gli esemplari giovani, però, migrando in tempi diversi rispetto a quelli adulti.
Ma come fanno, questi uccelli, a percorrere in volo distanze così assurde? È grazie a un meccanismo particolare del loro corpo, l’autofagia, cioè l’auto alimentazione degli organi. In pratica, sono le stesse cellule a cannibalizzarsi, per poi riformarsi. Prima di migrare, gli uccelli assorbono grandi quantità di cibo e di grassi, in modo tale da sopravvivere al viaggio.
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Mentre sono in volo, questi cannibalizzano il proprio apparato digerente, il fegato e i reni. A fine viaggio, poi, il tessuto inizierà a ricrescere. La pittima reale che ha compiuto il viaggio è arrivata in Tasmania che pesava la metà. Un’impresa assurda che lascia a bocca aperta. La giovane pittima ha raggiunto sana e salva la sua meta, venendo accolta in trionfo dalla associazione Birdlife Tasmania, che ne ha testimoniato il percorso.