La fantasia ci porta spesso indietro nel tempo, e non solo a qualche anno fa, ma anche di secoli e, forse, oggi potrebbe essere possibile
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Chi di noi non ha sognato, da piccolo, di salire su una macchina del tempo e tornare indietro, fino a vivere un’epoca storica molto lontana da noi. Film, serie tv, libri, ed anche i mitici giornalini di Topolino, sono pieni di racconti di scienziati che hanno voluto sfidare il tempo. Nonostante sappiamo che si tratta solo di pura fantasia, forse la speranza rimane. Chissà.
Per gli inguaribili romantici, oggi uno studio scientifico ci dice che potrebbe avverarsi il nostro desiderio. Una ricerca degli astrofisici del Plasma Physics Laboratory di Princeton, negli USA, hanno studiato a lungo le onde nello spazio-tempo. Sono conosciute come onde gravitazionali che potrebbero farci dare una sbirciatina nel passato.
Gli studiosi hanno potuto notare che il processo di fusione nucleare, il quale avviene nelle stelle, permetterebbe di comprendere, attraverso dei particolari calcoli, come si muovono le onde magnetiche attraverso il plasma. Il movimento è molto simile a quello delle onde attraverso la materia. Queste non sono altro che delle perturbazioni nello spazio-tempo e che viaggiano alla velocità della luce.
Rilevate nel 2015, gli studiosi hanno evidenziato che sono causate dal movimento di oggetti molto densi. In seguito hanno creato delle formule che sarebbero in grado, teoricamente, di rivelare alcune proprietà nascoste dei corpi celesti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics.
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La ricerca ha, inoltre, mostrato che le onde, quando attraversano la materia, creano una luce. Le caratteristiche di quest’ultima dipendono dalla densità della materia che incontrano. In questo modo potrebbe essere possibile scoprire collisioni di stelle di neutroni e buchi neri. Ma la notizia straordinaria è che, potrebbe essere possibile capire che cosa sia successo durante il Bing Bang.
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Il viaggio a ritroso nel tempo è iniziato. Attraverso l’analisi delle modalità con le quali le onde si muovono nel tessuto dell’Universo tra i pianeti, il gas, e le galassie, potrebbe essere possibile vedere, indirettamente, l’Universo primordiale. Deepen Garg, principale autore della ricerca afferma che:
“Non possiamo osservare l’universo primordiale direttamente, ma forse possiamo osservarlo indirettamente, tenendo d’occhio il modo in cui le onde gravitazionali di quel tempo hanno un effetto sulla materia e le radiazioni attuali.“