La semisucculenta, conosciuta anche come pianta di Padre Pio, ha bisogno di poche cure per crescere sana e bellissima
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Zamioculcas zamiifolia è una specie che appartiene alla Famiglia delle Araceae ed è l’unica del suo genere. E’ una pianta originaria dell’Africa dell’Est, dell’isola di Zanzibar e della Tanzania. Il suo nome, probabilmente, è stato scelto per la sua somiglianza con la Zamia, un genere appartenente all’ordine delle Cicadi.
E’ conosciuta anche come gemma di Zanzibar. Da noi porta il nome anche di pianta di Padre Pio. Si dice, infatti, che il Santo ne avesse una nella sua cella. Però le date non coincidono, in quanto il Padre morì prima che la zamioculcas entrasse e fosse conosciuta nel nostro paese. In Europa è stata introdotta, infatti, alla fine degli anni ’90.
E’ una pianta semisucculenta. Adatta ad arredare le case moderne per il suo portamento elegante e sobrio. E’ ideale anche per coloro che credono di non possedere il pollice verde. E’, infatti, molto semplice da coltivare, si adatta facilmente alle diverse condizioni ambientali in cui si trova a vivere e sopravvive anche agli errori dei principianti.
Nelle nostre zone in cui, durante l’inverno, le temperature sono piuttosto basse, cresce molto lentamente. I fiori che ci regala non sono molto appariscenti. Una volta sbocciati diventano scuri in fretta e si seccano. La loro presenza ci dice, però, che la pianta è in salute. Per coltivarla al meglio, scegliamo un vaso di buone dimensioni, almeno con 20 centimetri di diametro.
Aggiungiamo del terriccio misto di sabbia, torba, cortecci e perlite e che sia ben drenato. Posizioniamola in una zona della casa luminosa, ma non fredda. La zamioculcas non ama le temperature che vanno al di sotto degli 8°C. In estate possiamo lasciarla in giardino in una zona luminosa e calda.
Le annaffiature devono essere regolari, ma non abbondanti. Controlliamo sempre che la terra sia ben asciutta prima di procedere con un’altra irrigazione. Durante l’inverno aggiungiamo acqua solo se lo necessita. Togliamo, all’occorrenza, i rami che sono divenati secchi e le foglie ingiallite. Durante i mesi freddi non vaporizziamo la pianta, ma togliamo la polvere dalle foglie con un batuffolo di cotone inumidito.
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Una cosa di cui dobbiamo tenere conto è se ha bisogno di essere rinvasata. Ce ne accorgiamo quando le radici cominciano a sporgere dal foro del fondo del vaso. Non riuscendo ad assorbire i giusti nutrienti, potrebbe mostrare segni di sofferenza sulle foglie. Oppure, le radici possono sbucare, addirittura ,dalla superficie del vaso stesso.
In questo caso anche il terriccio ha, ormai, perso di sostanza, di conseguenza va rimboccato con quello nuovo. Se vediamo le foglie afflosciarsi o ingiallite, allora la nostra zamioculcas sta soffrendo. Può essere che necessiti di acqua e questo può essere dovuto ad un apparato radicale che ha occupato tutto lo spazio del vaso.
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Una delle accortezze che dobbiamo avere perchè la nostra semisucculenta sia in salute, è proprio quella di rinvasarla ogni anno. Poniamola in un vaso più grande con del terricio nuovo e ricco di nutrienti. Se siamo ancora in inverno, curiamola aggiungendo del fertilizzante organico, ma attendiamo pazientemente la primavera, il suo periodo di maggiore attività, per procedere al rinvaso.